– Chi meglio dell’A.S. San Clemente Città del Vino, giovane società ciclistica con un nome che è un vero programma, che annovera fra i propri associati soprattutto amanti del fuoristrada e profondi conoscitori dei sentieri e degli anfratti della Valconca poteva dare una mano a questi “poveri” albergatori che disperati erano alla ricerca di chi poteva accontentare i loro clienti desiderosi di cimentarsi in entusiasmanti escursioni in Mountain Bike?
Detto fatto. Promossa tra i propri iscritti la partecipazione a corsi specifici per guide cicloturistiche tenuti dalla Uisp la società del presidente Tino Bugli si è messa in prima fila. Sempre con la collaborazione della Uisp si stanno preparando depliant pubblicitari in cui vengono illustrati dei tour in cui si spiegano percorsi che toccano i territori ed i paesi di San Clemente, Montefiore, Gemmano, Mondaino, Montegridolfo. Percorsi che prevedono soste ristoratrici in cantine, agriturismi ed aziende agricole della Valconca. La prossima primavera ed il prossimo autunno saranno il primo banco di prova di una iniziativa veramente interessante. Tra le guide ed i pedalatori del “Città del Vino” c’è già chi si preoccupa di non ingrassare per il troppo rifocillarsi; e c’è anche chi già sogna che nei paesi nordici qualcuno possa sostituire le leggende estive dei bagnini della riviera, con quelle dei robusti ciclisti della Valconca.
Le guide sanclementesi vanno a dare una mano ai Bikes-hotel.
Il consorzio è una delle ultime trovate degli albergatori della nostra riviera per allungare il collo alla stagione turistica sempre più breve e frazionata ed offrire al turista un servizio ed un motivo in più per scegliere questa zona della Romagna.
Con la scusa della bicicletta i nostri albergatori, molti dei quali sono cicloturisti a loro volta, hanno pensato di sfruttare le bellezza del nostro entroterra per rendere la vacanza più appetibile o addirittura inventarne una diversa.
Hanno pensato a dei pacchetti per i cicloturisti, preferibilmente stranieri, che vogliano soggiornare e girare in bicicletta la riviera e soprattutto il suo entroterra. Per i ciclisti stradaioli, quelli che con le loro superleggere vogliono seguire le strade asfaltate abbondano da tempo le guide che li accompagnano in gruppo a San Marino, Gradara, Urbino, ecc.
Per quelli che invece amano il fuoristrada e un contatto più diretto con la natura e percorsi meno conosciuti sui greti del fiume o tra boschi e campi. O per quelli che vogliono interrompere le fatiche con un contatto diretto col buon vino e con quello che offre la nostra campagna invece l’offerta è ancora scarsa.
di Claudio Casadei