Stavolta Falcinelli chiede lumi su un’altra importante scelta che la Provincia di Rimini ha fatto, scelta che ancora una volta potrebbe non essere indolore per i cittadini sanclementesi. In quanto scempio sul territorio sanclementese la provincia ha già dato. La ferita della zona industriale di Sant’Andrea in Casale praticamente non è ancora aperta, ma già adesso visibilmente fa capire che cosa sarà quell’area in futuro.
Ora il pericolo, secondo Obbiettivo per San Clemente, nasce nella vicina Coriano dove alla luce delle dichiarazioni del presidente della Provincia Ferdinando Fabbri e del segretario provinciale Ds Riziero Santi, in barba alle volontà espresse dai Comuni di Riccione, Misano Adriatico e Coriano dovrebbero nascere una centrale termoelettrica a gas metano e il quarto forno del termovalorizzatore (l’inceneritore).
Falcinelli e i suoi sottolineano che anche attualmente, soprattutto il capoluogo, viene investito, come dimostrano studi di enti pubblici, da fumi per niente salubre ossido di azoto. Obiettivo San Clemente dà la scossa all’amministrazione invitandola ad informarsi e ad informare per governare in qualche maniera.
“Una situazione dominata dai poteri forti contro i quali ogni singolo comune può veramente poco” per fronteggiare la quale “è assolutamente necessario che la scena politica provinciale fronteggi in maniera compatta il pericolo presente perché, tali progetti, una volta realizzati rappresenteranno un vero e proprio pericolo per l’ambiente”.
Obiettivo San Clemente chiede che l’anmministrazione si informi presso gli enti preposti per assicurarsi che siano chiari vantaggi e future ricadute di progetti come questi e che ne vengano informati i cittadini. Inoltre, gli uomini di Falcinelli chiedono “che l’amministrazione si attivi al fine di poter partecipare, insieme ai comuni di Riccione, Misano e Coriano, come membro effettivo alla commissione intercomunale per la valutazione dei problemi relative ai due impianti, in quanto non meno dei succitati territori quello di San Clemente subirà la ricaduta degli inquinanti prodotti”.
Obiettivo per San Clemente mette in guardia dalla facile realizzazione di progetti come quelli citati e sottolinea come invece si trascuri una più razionale e sostenibile cura dell’ambiente, quali ad esempio una più corretta gestione del rifiuto: la raccolta differenziata, il compostaggio, riduzione degli imballaggi, eccetera. Un fronte importante di attenzione da tenere sotto controllo per garantire la qualità della vita dei sanclementesi e non solo questo nuovo aperto da Falcinelli e i suoi.