– Continua la battaglia del Comune di Riccione, Misano e Coriano, sul Piano provinciale dei rifiuti adottato lo scorso dicembre dal Consiglio provinciale con i voti di Forza Italia, che prevede la costruzione del quarto forno all’inceneritore di Raibano (senza la sicurezza di spegnere gli altri due) e con una raccolta differenziata affossata dal comune di Rimini, dalla Provincia e da Hera, l’azienda pubblica che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti della Romagna e della provincia di Bologna.
Il grande tessitore è Mario Galasso, Verdi, assessore all’Ambiente. Esordisce secco, dagli orizzonti alti: “Purtroppo a Riccione e provincia ci manca la convinzione che l’ambiente è prima di tutto una scelta economica forte. La nostra routine è il cemento, la costruzione degli immobili. Costruire, anzi mantenere, la natura, significa la costruzione di qualcosa di molto più solido. L’ambiente non deve essere vissuto come una spesa ma come un valore. Una bella natura significa un bello sviluppo sociale, turistico, economico. Ed è su questa barricata che dobbiamo fare il salto culturale. Altrimenti ci riempiamo la bocca di belle parole. Riccione vorrebbe lanciare un tavolo dove altre all’ambiente si parlasse di trasporto pubblico urbano e risparmio energetico”.
Forti voci dentro i diessini affermano che l’approvazione finale del piano sarà molto diversa rispetto all’adozione che ha portato Rifondazione, Verdi e Comunisti italiani alla raccolta delle firme.
Ma qual è la posizione del problema al momento?
Galasso: “Come Comune di Riccione abbiamo chiesto all’Ato (Ambito territoriale ottimale) un altro progetto che possa prevedere un forte impegno nella raccolta differenziata. Un progetto sia da un punto di vista tecnico, sia per quanto riguarda i costi. Questo poi deve essere confrontato con quello di Hera, su basi oggettive avendo di mira il massimo beneficio possibile per i cittadini”.
“Fermo restando – continua l’assessore – tre cose: la gestione deve essere di Hera, un’azienda pubblica; l’autosufficienza per lo smaltimento dei rifiuti e sicurezza sull’impiantistica, al momento non c’è nessuna assicurazione che costruito il quarto forno i vecchi vengano dismessi. Dunque, la nostra speranza è che da qui al momento dell’approvazione il Piano possa essere modificato”.
“Poi c’è un altro risvolto – argomenta Galasso – noi con Misano e Riccione vogliamo sperimentare, credendoci, la raccolta differenziata, per estenderla poi, in caso di successo, a tutta la provincia”.
Come si muove Riccione sullo scacchiere politico?
Galasso: “Abbiamo avuto molti contatti con San Giovanni in Marignano e con Mondaino”.
di Francesco Toti