ECONOMIA
– Una buona annata per la cascina Banca Popolare Valconca nonostante che l’economia provinciale tossisca. Agli azionisti viene distribuito una cedola di 0,27 euro per azione; più 3,8 per cento rispetto all’anno precedente (era dello 0,26). Il raccolto 2004 viene presentato durante l’assemblea dei soci domenica 10 aprile al padiglione fieristico (imbiancato e ripulito dopo le fatiche di San Gregorio a spese dell’istituto di credito) di Morciano con inizio alle 15.30.
La raccolta diretta ha toccato i 490 milioni di euro; in percentuale significa che l’incremento è stato del 6,8 per cento.
Mentre la cosiddetta raccolta indiretta (i titoli acquistati dai risparmiatori) sono cresciuti del 6,3 per cento sull’anno prima, attestandosi a 440 milioni di euro.
L’altra voce fondamentale sono gli impieghi, ovvero il denaro prestato ai clienti. Nel 2004 la Banca Popolare Valconca ha prestato 530 milioni di euro; un balzo del 20 per cento rispetto al 2003.
“Noi siamo contenti; nonostante il ciclo economico non di espansione, siamo cresciuti”. Così Luigi Sartoni, direttore generale, commenta la prestazione della banca che guida.
Oltre che banchiere, Sartoni è uomo di cultura dai forti interessi interdisciplinari, impegnato nel volontariato ed in grado di coniugare crescita aziendale con l’attenzione per il sociale.
“La banca – continua Sartoni – quest’anno ha chiuso gli obiettivi triennali, rispettandone gli obiettivi. Nel prossimo triennio si muoverà nella continuità. Apriremo nuove filiali, sia nel Riminese, sia nel Pesarese”.
Ma quale momento economico viviamo in provincia? Sartoni: ‘Siamo in una fase di riflessione. L’edilizia continua ad assorbire risorse. Il settore è un buon moltiplicatore; coinvolge manodopera, artigiani, mobilieri. Poiché l’economia è fatta di cicli forse il mercato edilizio potrebbe anche fermarsi. Come banca siamo prudenti e si guardano con attenzione soprattutto le nuove iniziative. La provincia di Rimini ha un’economia equilibrata: industria, turismo, agricoltura. Non vedo prospettive negative anche se l’Italia non va e l’economia non cresce”. L’assemblea è chiamata a rinnovare il mandato a tre consiglieri in scadenza. (Al momento di andare in stampa non c’erano altri candidati).
GLI UOMINI
Per il consiglio Fesani, Salvadori e Piccioni
Tutti e tre scadono e si ripresentano
– Pierfrancesco Fesani, riminese, sposato, due figli, ha 72 anni. Commercialista, è entrato nel consiglio d’amministrazione nell’ottobre del ’95, in sostituzione di Antonio Ferrari. Ha due grandi passioni: la caccia e la natura. Mentre Benedetto Croce tra i pensatori e Alessandro Manzoni tra gli scrittori sono gli autori preferiti.
– Riccionese, 54 anni, tre figli, Piergiovanni Piccioni è riccionese. Passioni per lo sci, il calcio (giocato fino a 45 anni) e la pallavolo, è in consiglio dallo scorso novembre. Ingegnere edile, con studio a Misano, il suo primo lavoro importante risale al ’77 ed è legato alla Bpv: la costruzione della sede centrale. Altri: palazzine a Portoverde, campi squash a Riccione, scuole elementari e materne a San Giovanni, scuole a Misano Monte.
– Bartolomeo Salvadori, cattolichino, sposato, due figli, fece il suo ingresso in consiglio nell’aprile del ’96. Salvadori, insieme al fratello, Pier Maria, è alla testa di un’impresa che opera nel turismo (alberghi, residence, villaggi, tour operator) e spostamenti (autolinee). Laurea in legge, ereditò la ditta di trasporti nel ’68, alla morte del padre. Due le passioni: il giardinaggio e letture economiche.
Lazzarini, presidente
Presidente
Massimo Lazzarini
Vice-presidente
Massimo Ricci Piccari Consiglieri
Pierfrancesco Fesani, Edmondo Forlani, Gabriele Paci, Bartolomeo Salvadori, Piergiovanni Piccioni
Collegio sindacale
Presidente
Romano Del Bianco
Sindaci
Remo Brilli, Carlo Palazzi
Sindaci supplenti
Luciano Giunta
Paola Baldovini
Direttore generale
Luigi Sartoni
Vice-direttore
Vasco Turci