– Biblioteche e musei aperti in tutta la Romagna il 24 aprile. L’Unesco ha identificato nel 23 aprile di ogni anno la giornata del libro e del diritto d’autore, prendendo come riferimento una tradizione catalana.
Il 23 aprile, festività di San Giorgio, i catalani si scambiano libri e rose e danno così vita a una spontanea forma di comunicazione letteraria, ad una sollecitazione alla lettura che si espande come un benefico contagio sociale.
La Romagna sceglie domenica 24 aprile come data per aprire le biblioteche e insieme per la prima volta i musei del territorio, affiancando iniziative promozionali che invitino tutti a scoprire queste istituzioni, a frequentarle e sfruttarle per tutto quello che possono offrire. Tutte le inchieste dicono che l’Italia è un paese di non lettori, che i consumi culturali sono in calo e che esiste un fenomeno di disaffezione alla lettura a partire dalla adolescenza.
Di più: indagini di settore rivelano che il 68% degli italiani non ha una sufficiente competenza alfabetica, non è cioè in grado di comprendere quello che legge. Si parla di un imperio televisivo che si è imposto su una popolazione impreparata ad una reazione critica, sicché il risultato è stato un calo di interesse per la lettura anche da parte di chi aveva cominciato a leggere. E’ certo più facile consumare immagini televisive che confrontarsi con un testo scritto.
Per non parlare dei musei, ancora oggi frequentemente vissuti come esperienza episodica e percepiti come raccolte di oggetti immobili e silenziosi, anziché come luoghi capaci di suscitare stupore e curiosità e di diffondere la conoscenza dell’umanità e della sua storia in modo dinamico e non convenzionale.
Allora la strada delle biblioteche e dei musei è tutta in salita. Ora una giornata di discesa.