– Una piccola banca che organizza un grande evento culturale, capace di far riflettere, gioire, commuovere. Di riportare al centro della vita la forza della semplicità dell’essere. Un volume di storia locale che, come direbbe il filosofo don Benedetto Croce, non può che essere universale. E’ accaduto lo scorso 20 dicembre, in un pomeriggio dal cielo alto, terso e dal freddo pungente, al teatro della Regina.
Ha scritto Fausto Caldari, il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Gradara, che ne è stato l’editore: “La Banca con la stampa del volume curato da Guido Paolucci, medico bolognese ma verace cattolichino di adozione, ha voluto anche quest’anno farsi carico di un’iniziativa editoriale di rilevante valore documentario e di toccante significato sentimentale”.
In un teatro pieno come non mai, in tanti a sedere sulle scalinate, ed in tantissimi fuori ad aspettare, si presentava il libro di Guido Paolucci, una bella persona, un prestigioso medico (il suo lavoro scientifico ha fatto diminuire il tasso di mortalità dei bambini colpiti da leucemia), un cattolichino di cui essere orgogliosi, soprattutto in cui riconoscersi. Settantatré anni, sposato, tre figli, titolo del suo libro: “C’era una volta Cattolica: ricordi ed immagini”.
Il professore l’ha definito: “Il mio miacetto culturale”. Raccoglie i suoi ricordi di Cattolica attraverso i luoghi (la fontana delle Sirene, via Dante, le transumanze, il negozio della Celesta), i personaggi (Emilio Filippini, Guido Mancini, Giuseppe Ubalducci, Elvino Galluzzi, Pino Rossi, Atos Lazzari, Sergio Mazzoni, Papi, Primo Morosini) ed alcune pubblicazioni che narrano la storia intima della città.
Insieme al professore sul palcoscenico c’erano Fausto Caldari e Luigi D’Annibale, i padroni di casa, rispettivamente presidente e direttore generale, dell’istituto di credito. Con loro Lucia Del Nicolò, storico, professore universitario a Bologna. La signora parlando di Paolucci si è emozionata fino ad interrompersi, coinvolgendo i presenti.
Il più emozionato di tutti era il professor, che anche quella sera ha tenuto una sua speciale lezione. Per raccontare il suo libro ha utilizzato una manciata di minuti. E più arrivavano gli elogi, più si faceva piccolo.
Grazie alla sensibilità del consiglio d’amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Gradara si tramanda alle future generazioni una Cattolica vicina nel tempo eppur lontanissima nei costumi: le passioni e la vita di una comunità, dove il piacere dello stare insieme era una ricchezza rispetto alle ristrettezze economiche. Il libro è un documento di valori da far leggere ai propri figli.
Ha commentato il presidente Caldari: “Sono certo che questo libro entrerà nelle case e sarà letto non solo da chi direttamente coinvolto nel periodo del ‘C’era una volta’, ma rappresenterà nel contempo una piacevole occasione di crescita culturale per l’intera comunità e costituirà un ulteriore elemento di sviluppo economico del territorio”.