Nella città marchigiana i nuovi venuti hanno trovato, in seguito, moglie e si sono stabiliti definitivamente diventando in breve celebri artisti. In occasione della recente mostra di Giuliano Vangi un pullman a due piani con 70 persone ed altri con propri mezzi, tutti ex allievi, insegnanti storici dell’arte, hanno voluto presenziare all’inaugurazione della importante mostra a Padova.
Il famoso scultore ha al suo attivo successi in varie parti del mondo: in Giappone gli è stata dedicata una collina, all’Ermitage di San Pietroburgo, ai Musei Vaticani ed in tante città d’Italia. Tra le ultime realizzazioni un complesso di undici personaggi a grandezza naturale che illustrano un episodio evangelico per la nuova chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo progettata da Renzo Piano.
I suoi ex alunni, oggi artisti affermati, continuano ora la tradizione pesarese nell’arte della pittura, maiolica, scultura e grafica, diffondendo le loro opere in Italia e all’estero. Tra gli artisti di Cattolica figurano Bruno Bruni, Vincenzo Cecchini, Riziero Giunta, Augusto Gennari, Ermanno Vites. I gradaresi Ilario Giardini, Enrico e Daniele Foschi. Romolo Verzolini a Tavullia, Anselmo Giardini a Riccione (alcune sue maestose opere sono state scelte a rappresentare importanti enti cittadini) e Guerrino Bardeggia di Gabicce Mare. Della vicina Pesaro ricorderemo i grandissimi Nanni Valentini, Giorgio Perfetti, Ulrico Schettini (da Montefiore), Guglielmo Malato, i fratelli Lani, Luciano Vichi, Gio e Arnaldo Pomodoro.
A Cattolica, nei primi anni ’50 su iniziativa di Luigi Morosini e Paolo Marcolini, viene realizzato in via Saffi, il primo laboratorio di ceramica d’arte con Bruno Bruni e Luciano Vichi. Alcune pregevoli ceramiche di Vichi sono tutt’ora custodite presso la residenza municipale. Nel 1957 il laboratorio viene rilevato da Giovanni ed Elettra Bonelli che lo potenziano e lo trasferiscono fra le caratteristiche casette della Cattolica vecchia (via Pascoli) dove ancora continua la produzione. Nella stessa via prospera la Bottega d’arte ceramica di Giuseppe Bonelli.
Nanni Valentini, famoso artista pesarese, frequentando il laboratorio “Elettra” ha occasione di visitare la fabbrica di mattonelle Verni nell’adiacente quartiere Ventena, dove scopre dei grandi forni, rarissimi nella zona, che assieme a Vichi utilizzerà per la cottura di ceramiche di grandi proporzioni trasportate appositamente da Pesaro. In questo contesto Valentini ha occasione di osservare il gres usato dalla Fornace Verni per la produzione di piccoli tasselli per pavimentazioni e rivestimenti e ne rimane entusiasta per la durezza, il colore e la composizione. Tale materia, un composto di argille verificabili compatte, verrà usato in seguito dallo scultore per lavori “terra-materia” nella sua ultima maniera, con i quali collezionerà numerosi premi nazionali e internazionali.
di Sergio Tomassoli