– “Abbiamo la consapevolezza che l’amministrazione comunale sia lontana dallo sviluppo economico del nostro territorio. Verso le imprese c’è distacco e forse una certa sottovalutazione del loro ruolo nella crescita della comunità”. Questa, in sintesi, gli umori dell’assemblea annuale della Cna di Misano, tenutasi lo scorso 28 ottobre. Più di 180 iscritti, crescita costante, rappresentano quasi il 30 per cento degli artigiani presenti sul territorio misanese.
Renzo Lazzari ne è il segretario. Dice: “Speriamo di incontrare gli amministratori entro novembre. Le domande che avanzeremo sono quelle di imprenditori-cittadini che hanno a cuore lo sviluppo della città. Mentre nei nostri governanti non vediamo l’impegno e le energie per puntare ad accrescere lo sviluppo imprenditoriale”.
“Noi abbiamo bisogno – continua Lazzari – del ruolo attivo del pubblico. Chiediamo l’allargamento degli insediamenti produttivi (Santa Monica, Bandieri, Raibano (principalmente), una viabilità efficiente, il potenziamento dei servizi pubblici, risorse per sostenere il credito agevolato. Attraverso tale impegno andiamo ad incidere in maniera positiva sul futuro di Misano”.
Il tessuto imprenditoriale misanese è tra i più importanti della provincia di Rimini. Le imprese sono circa 1.500: 550 artigianali, 300 commerciali, 120 alberghiere. In soldoni, c’è una partita Iva ogni 9 abitanti; uno dei tassi imprenditoriali più alti d’Italia. Attorno all’artigianato ruotano salari a favore di non meno di 1.500 famiglie.
“Temiamo – chiude la riflessione Lazzari – che Misano possa scivolare in un dormitorio. Qual è l’impegno degli amministratori per far crescere l’economia? Esiste la cultura dell’impresa come valore sociale? A chi guida la città non chiediamo che indirizzi chiari, percepibili, relazioni fatte di scambio e confronto. Invece, il rapporto è evanescente. Un vero e proprio muro di gomma
PROPOSTE
Quaderno delle richieste
– La Cna di Misano conta 180 associati, più 10% rispetto all’anno prima. Chiede al governo della città: manutenzioni del patrimonio pubblico, sviluppo insediamenti produttivi, viabilità, società turistica di promozione territoriale, difesa dell’ambiente, sviluppo sicurezza sociale, potenziamento servizi pubblici, sostegno al credito.