L’assessore Tasini: “Le linee guida sono: la qualità, con attenzioni al sociale, alla cultura, alla qualità urbana. Governare per permettere ai cittadini una crescita economica e civile”. Menghi, Rifondazione: “Aumenti ingiustificati per la nettezza urbana, per la casa protetta. E, come negli anni precedenti niente di nuovo per i giovani, per gli anziani, per la casa”
– Il Comune di San Giovanni ha un giro di 7,5 milioni di euro ed impiega 45 persone. Il suo bilancio è superfederale. Nel senso che le entrate, quasi al 95 per cento, è frutto delle imposte locali. Dalla Provincia, dalla Regione e dallo Stato giungono briciole. Rispettivamente: 53.000, 161.000 e 520.000 euro. Insomma, qualche politico si straccia le vesti sul federalismo, ma, di fatto, esiste già.
Consuntivo 2004 approvato lo scorso giugno dal Consiglio comunale, la fetta robusta delle entrate marignanesi giunge dall’Ici. Dall’Imposta comunale sugli immobili (prima casa al 5,2 per mille, era al 5,6, 7 per mille invece la seconda casa) giungono 2 milioni di euro. L’addizionale Irpef vale 100.000 euro (80.000 nel 2005).
Nella gestione della macchina pubblica targata 2004 sono avanzati 157.000 euro. Afferma Maura Tasini, repubblicana, assessore al Bilancio: “L’avanzo sarà impiegato nella costruzione di opere pubbliche”.
Ma qual è la chiave di lettura politica? Tasini: “Un bilancio di passaggio tra due amministrazioni nella continuità. Le linee guida sono: la qualità, con attenzioni al sociale, alla cultura, alla qualità urbana. Governare per permettere ai cittadini una crescita economica e civile. Con un bilancio che deve avere un ruolo attivo e trainante. Gli indirizzi saranno confermati nel 2005. Ad esempio, l’addizionale Irpef è diminuita”.
Sul fronte delle uscite, il 35 per cento sono spese obbligate: mutui e personale (31.000 euro l’anno lo stipendio medio; era di 27.000 nel 2001). I costi della casa protetta rientrano al cento per cento. Mentre, il Comune fa fronte con quasi il 50 per cento alle tariffe dei servizi a domanda individuale: asilo, nido, centro estivo, scuola materna. La Tarsu (raccolta rifiuti) ha una copertura pari al 97,2 per cento.
In media un marignanese per abitare a San Giovanni (tra Ici e addizionale Irpef) partecipa con 859 euro l’anno; erano 777 nel 2002.
L’opposizione vera alla giunta di centrosinistra la fa la sinistra: Rifondazione comunista ed i socialisti di Guerrino Aratari. Assente, purtroppo, il centrodestra, che alle ultime elezioni comunali ha preso un misero 18 per cento. Con An che ha creato un proprio gruppo consiliare con i 2 consiglieri.
Così Antonio Menghi, Rifondazione, legge il bilancio consuntivo: “Noi abbiamo votato contro perchè rappresentava la prosecuzione della giunta Funelli. Ci hanno presentato un aumento del 7 per cento sulla raccolta della nettezza urbana; quando il servizio è peggiorato e la raccolta differenziata sta arretrando paurosamente: oramai la plastica non si raccoglie più. Aumenti ingiustificati anche per la tariffa della casa protetta. E, come negli anni precedenti niente di nuovo per i giovani, per gli anziani, per la casa. Il sindaco Domenico Bianchi ha annunciato qualcosa di nuovo, ma ancora non si vede nulla su una sana politica sociale delle abitazioni”.
CURIOSITA’
Comune, azioni per 2,3 milioni di euro
Nel cassetto Sis ed Hera
– Il Comune di San Giovanni ha nel proprio cassetto azioni di aziende pubbliche per 2,3 milioni di euro. Le partecipazioni: alla Sis 1,7 milioni di euro, pari al 4,67 per cento del capitale; in Hera 636.000 euro di azioni (lo 0,07580 per cento del capitale). Dalla Sis nel 2004 sono arrivati utili per 27.295 euro; 34.501 euro invece da Hera.