Cerimonia che, per motivi di lavoro degli allievi stessi, è stata posticipata all’autunno: si è tenuta dunque ad inizio anno scolastico, metà settembre scorso.
Gli oltre cento neo-maturi, compresi quelli del corso serale (i più emozionati di tutti) si sono assiepati nella sala dell’ex Lavatoio dove sono intervenuti, per l’occasione, anche il sindaco di Morciano Giorgio Ciotti e l’assessore alla Pubblica Istruzione Maria Rosa Gostoli, oltre, ovviamente, al preside Mario Calandrini e al corpo docente. Brevi ma intensi i discorsi di rito, particolarmente significativo quello del primo cittadino che ha parlato dell’importanza anche sociale dell’istruzione, da utilizzare poi nella vita non solo per se stessi ma anche per gli altri. Quindi ogni studente è stato chiamato per nome e ha ritirato il suo fatidico “pezzo di carta” direttamente dalle mani del sindaco. Tutto un po’ americano insomma, ma di sicuro importante per dare un po’ di rilievo ad un momento che altrimenti, fino a questo momento, era solo burocratico (il diploma ritirato in segreteria). E una scelta che, a Morciano, molto probabilmente diverrà una tradizione. L’idea iniziale è dovuta ad una brillante docente di diritto dell’Isis, la professoressa Diana Abbondanza.
Laura Giambartolomei