– Paolo Imparato è stato il pranoterapeuta dei campioni. Ha rimesso in sesto i fratelli Stecca, Loris e Maurizio, campioni di basket come Larry Middleton e Franco Ferroni (babbo chirurgo ortopedico), Francesco Damiani. E “curato” molte altre persone. Oggi, lavora a Vergiano. Dice, secco: “Ogni essere umano ha dell’energia dentro il corpo; il pranoterapeuta ne ha in eccesso, fino a diventare curativa. Basta appoggiare le mani su un punto senza muoverle; mentre sulla malattia della pelle si opera a distanza ravvicinata con il movimento rotatorio delle mani”.
“Voglio precisare – argomenta Imparato – che il pranoterapeuta non fa diagnosi; in genere segue i consigli del medico. Va detto che ci sono medici che credono alla pranoterapia; altri no. Dunque, nessun contrasto con la medicina ufficiale. Si cerca di dare un aiuto a pazienti che non possono assumere determinati farmaci, o che non trovano rimedio. Fondamentale è avere la collaborazione del paziente”.
Cinquantadue anni, ha capito le sue capacità attraverso suor Erminia; da lei arrivavano persone disperate. Con la religiosa si pregava e si leggevano brani del Vangelo. Ricorda Imparato: “Ho problemi di salute; ci vado anch’io. Ed è lei a dirmi che possono guarire con la pranoterapia. Scettico, vado a Milano al Centro dell’Associazione italiana flusso e pranoterapia di Arnoldo Zanetta.
Mi controllano le mani con un macchina a raggi infrarossi e mi dicono che sono molto forte. Faccio un corso a Milano, dove mi insegnano le tecniche principali di posizione delle mani. Torno a casa entusiasta e scettico e le prime applicazioni le faccio con parenti ed amici: i dolori passano”.
“Ho sempre svolto la pranoterapia – continua Imparato – con professionalità, rigore, con un occhio di riguardo per i bisognosi. Ricordo con affetto un bambino di Santarcangelo malato di leucemia. Cercavo di togliergli i dolori, con il consenso dei medici: senza illusioni. Purtroppo non ce l’ha fatta”.
A sentire Imparato con la pranoterapia si può intervenire sull’artrosi.