Questo, ed altro ancora, si sono portati con sé i morcianesi Ugo Gaia e Fiorenzo Sanchi che hanno partecipato alla rievocazione, su moto d’epoca, della storica corsa motociclistica Milano-Taranto, la Mille Miglia delle due ruote
Hanno macinato strada e pensieri con le Ducati Scrambler: Fiorenzo una 450 del ’70; Ugo un 350 del ’72, si sono cimentati nel rispetto dei percorsi e dei tempi imposti (in taluni casi al centesimo di secondo con una velocità di crociera di 40 km orari).
In tutto 170 piloti, partiti dall’idroscalo di Milano a mezzanotte di domenica 3 luglio, dopo aver attraversato l’Italia da nord a sud per 1.755 km, il traguardo era davanti al Palazzo del Governo, sul magnifico lungomare di Taranto.
Le tappe hanno toccato Arezzo (470 km) dove sono stati accolti nel suggestivo scenario di Piazza Grande; Viterbo (287 km); Avezzano (257 km), con l’arrivo nella magnifica piazza della cattedrale di San Bartolomeo, la più grande dell’Abruzzo; Castropignano (336 km). Quindi Taranto (405 km).
Lungo la strada previsti diversi controlli orari, con i ristori offerti dalla Coldiretti e da alcuni dei comuni attraversati.
La Milano-Taranto, corsa a tappe più lunga del mondo, si è svolta fino al ’56. La partecipazione è stata organizzata dal Club Amici dello Scrambler di Rimini. Motociclisti provenienti da Olanda, Germania, Francia, Malta, Principato di Monaco, Svizzera, Belgio. E due morcianesi.