– Mostra personale di Leonardo Nobili “Metamorfosi nello spazio”, Palazzo Gradari di Pesaro (12 novembre – 18 dicembre). Organizzata dal Comune di Pesaro (assessorato alla Cultura e assessorato ai Lavori pubblici), in collaborazione con la Provincia di Pesaro e Urbino e il Comune di Montelabbate. Catalogo edito dalla Banca di Credito Cooperativo di Gradara.
Nella presentazione Fausto Caldari, presidente dell’Istituto bancario, delinea felicemente il ritratto dell’artista: “Leonardo Nobili, pittore, scultore, fotografo, uomo di grande tenacia, personaggio di rilievo della ‘provincia marchigiana’. Un artista sperimentale di dimensione internazionale. Un Pesarese dalla capacità intuitiva e creativa non comune. Un linguaggio artistico ricco di suggestione e di fascino”.
Fausto Caldari sottolinea le motivazioni del sostegno della Banca al catalogo della mostra: “Una pubblicazione importante perché l’artista è uno di noi, è l’espressione della nostra realtà, del nostro territorio, perché ogni iniziativa culturale contribuisce alla crescita sociale della comunità, e questo significa più ricchezza, più senso critico, maggiore vivacità culturale. Come Banca di Credito Cooperativo di Gradara, da tempo impegnati a promuovere e a favorire la cultura in generale, siamo orgogliosi di contribuire alla valorizzazione di un artista dalla capacità espressiva non comune, collocatosi a livelli di eccellenza. Un’iniziativa importante per una Banca differente che sa abbinare con successo finanza, economia, etica e cultura. Una Banca locale che accompagna l’attività sociale a quella imprenditoriale, giustificando con fatti concreti il proprio radicamento sul territorio”.
Il titolo della mostra, “Metamorfosi nello spazio” e il senso-linguaggio delle opere vengono spiega direttamente dall’artista: “La trasformazione, il mutamento, la metamorfosi sono il filo conduttore che unisce le mie opere più recenti, ma oltre a questa tematica permane il legame con memorie passate che mi permettono di ripercorrere le tappe fondamentali del mio cammino artistico, rivisitando le esperienze che hanno lasciato una traccia profonda nella mia personalità e che hanno contribuito a creare la mia filosofia di vita. E proprio attraverso l’arte ho trovato un equilibrio in cui si fondono il mio corpo, la mia mente e la mia anima”.
La sua arte diventa sempre più espressione di una dimensione interiore che rivela una profonda inquietudine: il vetro frantumato, elemento ricorrente del linguaggio artistico di Nobili, impiegato come metafora della frammentarietà dell’esistenza, lascia ora il posto ad immagini che esprimono una lacerazione tutta interiore, una lacerazione dell’anima che è sintomo di forte disagio.