– In Eccellenza una punta può anche essere remunerata con 30.000 euro. Caso estremo: 40.000 euro (più vitto ed alloggio). Ed un portiere che può fare davvero la differenza, o ritenuto tale, sempre in Eccellenza, per averlo alla corte degli effimeri sogni di gloria bisogna mettere sul piatto 30.000 euro. Un ragazzino, sempre nell’Eccellenza, porta a casa 200 euro di rimborso spesa. In Terza i migliori vengono pagati fino a 1.000 euro almese. I contratti si stracciano con più facilità che in serie A.
Un allenatore, sempre per restare in casa Eccellenza, ma è sufficiente fare le proporzioni, per un impegno di circa 10 mesi, percepisce la metà del giocatore migliore.
L’anno scorso, e fece molto scalpore, in Prima Categoria, il “fuoriclasse” riuscì a spuntare 500 euro a partita.
Quest’anno un allenatore, Prima Categoria, è riuscito ad accasarsi spuntando circa 20.000 euro.
Non mancano gli avventurieri, e non si fallisce come tra i professionisti (in alcuni casi c’è la compra-vendita del titolo), ma i colpi d’ala impossibili si ripagano con lunghi mutui. Alcuni bucanieri hanno lasciato casse sotto per 100.000 euro.
Queste alcune delle curiosità che si possono trovare nel pianeta del calcio dilettante che nella provincia di Rimini alza il sipario in settembre, forte di 6.000 tesserati e circa 600 allenatori. Ma andiamo a vedere quante risorse ci vogliono per svolgere i vari campionati.
Terza categoria
E’ la base del calcio dilettante, fatto di sgomitate, tocchetti maligni, anche belle giocate e molto divertimento. Il campionato costa circa 20.000 euro; intorno alla società girano, normalmente, 5-6 persone. E’ successo, e succede, che qualche giocatore riesca a strappare anche 1.000 euro al mese. In genere dopo ogni allenamento e vittoria ai ragazzi spetta una pizza.
Seconda categoria
Il piano è leggermente superiore, ma per poterci stare ci vogliono tra i 40 ed i 50.000 euro. Sale lo staff della società: una dozzina di appassionati.
Prima categoria
Per affrontare un torneo modesto, lottare per la salvezza, occorrono circa 80.000 euro. Lo staff resta invariato: una dozzina di persone.
Promozione
Si vede già un bel gioco ed un tocco pregiato. Resta invariato il numero dei dirigenti, la dozzina. Minimo ci vogliono centomila euro. Chi vuole vincere, invece, deve impegnare 150.000 euro.
Eccellenza
Una bella categoria quella appena sotto i professionisti. Per allestire una formazione da salvezza bisogna assolutamente reperire 250.000 euro. Realtà che hanno l’ambizione e la sfida per salire di categoria devono mettere sul piatto 350.000 euro. Sugli spalti la domenica ci possono anche essere 100-150 sostenitori, scontri di cartello a parte, come lottare per la promozione o i famosi derby.
Nello Valentini, non per età, ma per militanza, è uno dei dirigenti più vecchi del Riminese. Profondo conoscitore del calcio, modi burberi per troppo amore, imbianca spogliatoi ed ambienti con lo spirito dell’adolescente. E’ il presidente del settore giovanile del Real Misano: oltre 200 ragazzini. Ha iniziato a fare il presidente, Misano Cella, a 18 anni. Di quegli anni si ricorda le vittorie in Coppa Disciplina. E che le trasferte della Terza Categoria si facevano fino a Sarsina. Risponde a chi gli domanda se i costi sono troppi elevati e difficili da reperire: “La soluzione c’è e non c’è. Credo che possa arrivare di conseguenza: i cerchietti iniziano a stringersi. Il calmieramento dei rimborsi-spesa arriverà di conseguenza. Reperire gli sponsor è sempre più difficile. Si vedono sempre più dirigenti-avventurieri spendano e spandono lasciando gli oneri a chi resta”.
“Mediamente – continua Valentini – le società nella nostra provincia sono ben gestite. Va detto, che una volta era meglio: bastava la parola, come in ogni settore. Un nostro tesserato è andato via perché non riuscivamo ad offrire quanto la concorrenza. C’era un accordo, seppure a parole”.
Roberto Polverelli
Il calcio della provincia di Rimini ha il vanto di esprimere l’allenatore della nazionale italiana dilettanti. E’ il riminese Roberto Polverelli: preparato, fermo, intelligente; capace di rispettare i suoi ragazzi e di saper farsi ascoltare.
di Francesco Toti
Numeri: 6.000 tesserati, quasi 600 allenatori. Polverelli, morciano-riminese allenatore nazionale dilettanti
Nello Valentini, Misano calcio: “Costi: la soluzione c’è e non c’è. Credo che possa arrivare di conseguenza: i cerchietti iniziano a stringersi. Il calmieramento dei rimborsi-spesa arriverà di conseguenza”
CURIOSITA’
Sindaco, consigliere regionale
– Domenico Bianchi, sindaco di San Giovanni, grande uomo di calcio, marignanese, siede nel consiglio federale dell’Emilia Romagna.
Abbigliamento, kit da ricchi
– Un guardaroba da serie A, da almeno 20 anni a questa parte. Un particolare che sta a signficare anche del livello economico raggiunto dalla nostra comunità. Nulla a che fare con gli stracci che si indossavano fino a tutto gli anni Sessanta. Ma andiamolo a vedere questo guardaroba che le società passano ai ragazzi della prima squadra. La più elegante, non solo della provincia, è il Real Misano, grazie al fatto che ha in casa Oliviero Abbigliamento: uno degli sponsor maggiori.
Il kit: borsa, due pantaloncini per gli allenamenti, tre maglie d’allenamento, una felpa per il passeggio, la tuta d’allenamento, la tuta di rappresentanza, il k-way in caso di maltempo, il giubbono invernale, il giubbino primaverile, una polo. Costo totale: circa 300 euro. Costo del kit medio: 70-80 euro.
Stadi più belli: da Misano a Mondaino
– Nell’immaginario collettivo il fascino degli stadi arriva da molto lontano. Giocarci sopra è un piacere autentico. Forse il più bello della provincia di Rmini è quello di Misano Adriatico. Costruito una quindicina d’anni fa costò circa 10 miliardi di lire.
A scendere di categoria, i più belli sono: San Giovanni (Promozione), Sant’Ermete e Fontanelle (Prima), Miramare e Rivazzurra (Seconda), Mondaino e Saludecio (Terza). Un rettangolo fatto a regola d’arte richiede 150.000 euro d’investimento. Poi c’è la manutenzione.