– Giuliano Cardellini con il libro di poesie “Diciannove versi d’amore e una rosa” (Raffaelli Editore) ha vinto il Premio Letterario Nazionale Parco Maiella (Pescara). La cerimonia si è svolta lo scorso 24 luglio ad Abbateggio, la capitale del Parco, dove hanno gli stabilimenti molti pastai italiani (De Cecco, Fara).
Dice Giuliano Cardellini, professione avvocato: “Ho partecipato per gioco. Per testare la qualità delle cose che ho scritto ed anche per vedere dove la fortuna possa mai arrivare. Devo ringraziarla, la fortuna, è giunta molto lontana”.
A Morciano ci fu molto rumore non meno che scalpore quando lo scorso 10 dicembre quando venne presentata la raccolta di poesie.
Poi c’era un pizzico di esotismo. Che l’autore fosse un avvocato era un fatto curioso. Che scrivesse poesie ci sta, ma d’amore? Il libro venne presentato con molta creatività: in uno spazio scenico allestito dal regista Thomas Zinzi, con un vibrante sottofondo di musica e voce. Quella sera il Lavatoio venne riempito come un uovo; in tanti rimasero in piedi. Una caterva di applausi.
“La mia – continua Cardellini – è una poesia che nasce dai sentimenti, dall’intima profondità dell’essere umano quando si spoglia dei pregiudizi, delle armature, delle maschere e cerca di essere se stesso. La poesia fra tutte le forme artistiche è, forse, la più potente, poiché è in grado di scavare e di incidere profondamente nell’animo umano, di farlo essere onesto, sincero, nudo di fronte a se stessi ed agli altri, di renderci tutti migliori nella quotidiana lotta contro la materialità”. Ora Cardellini sta lavorando ad un altro libro.