– Dopo 15 mesi di governo, la nuova amministrazione dal volto stile “Ritratto di Dorian Gray” si barcamena tra vecchie e nuove rughe e… beghe. I dis mal port: la bèrca la fa acqua da tutt i chènt.
– “Dopo le polemiche sul comandante, l’annuncio del vice sindaco Gottifredi – Cambio di guardia: via Battazza – Non avrà altra incarichi perché dobbiamo reintegrare Gabellini. Ma non chiameremo nessuno a togliergli le castagne dal fuoco”. Gottifredi, con un fare un po’ minaccioso, è stato in tinta con la stagione: l’autunno richiama le castagne. Dimentica, però, che le castagne più roventi sono nelle sue “gelide manine”.
– Nel Consiglio comunale del 28 settembre hanno fatto scalpore due cose: 1) l’astensione della diessina Elisabetta Raschi su un argomento scottante, accolta dagli occhi perplessi e un po’ inferociti di alcuni colleghi della maggioranza. 2) L’interrogazione di alcuni consiglieri diessini (forse una delle prime dopo 15 mesi?) contro il chiosco delle piadine vicino al cimitero, che violerebbe “la sacralità del luogo”. Proponiamo, visto che arriva novembre, di cambiare genere: le fave dei morti.
– L’austerity nel Comune di Cattolica continua: si taglia dove si può e si vuole, ovviamente non si bada a spese negli spot, iniziative e annunci di carattere, diciamo così, d’immagine (lo dicono i più maligni). Adesso ci sarà il telecontrollo sulle telefonate personali dei dipendenti. Bene! Si auspica che il meccanismo funzioni anche per sindaco, assessori e apparato dirigente.
– Un’inchiesta della Voce di Romagna ci informa che tra Riccione e Cattolica c’è stato un calo nelle vendite di bibite del 25%. I generi alimentari segnano un meno 3-10%. Le lavanderie industriali -10%. La Confesercenti di Riccione segnala: hotel -10%, negozi abbigliamento e calzature e bancarelle – 15%. Fortuna che abbiamo Berlusconi che ci rincuora quando ci dice che la crisi economica non esiste e che gli italiani sono benestanti. Ma lui ormai ha i mesi contati (almeno si spera). Fa incazzare invece la stupidità e complicità delle aministrazioni locali che assecondano la speculazione edilizia favorendo i motori immobiliari. Insomma soldi sottratti all’economia che produce e più grasso che cola nelle tasche delle rendite. E’ così, anche, che si uccide la nostra economia turistica.
– Anche a Cattolica si usa fare guide della città, che con la “scusa” di essere corredate di informazioni più o meno utili, sono infarcite di centinaia di inserzioni pubblicitarie. Fino qui niente di male. Il problema nasce quando a farla è un editore privato che si avvale di una lettera accompagnatoria con l’intestazione del Comune e firmata dal sindaco che invita ad aderire all’iniziativa. Dopo mi manda Lubrano, mi manda Pazzaglini.
– A Cattolica vinti 100mila euro della Lotteria di Venezia. Appello al fortunato vincitore: se hai cuore e senso civico non pensare solo a te stesso, pensa anche al tuo Comune che ha tanto bisogno di soldi. Cus tè li sacocie a garagol?
– Il fitnes, il wellnes, il mito del corpo palestrato, il divertimentificio che diventa industria, l’intrattenimento-spettacolo più insulso e paratelevisivo… insomma tutto quanto è consumismo, banalità e modaiolo, viene esaltato e proposto (e profumatamente pagato) dalle nostre amministrazioni. Il problema non è solo di essere di sinistra o di destra, ma avere un minimo di buon senso e valore culturale e ideale. Dopo ci lamentiamo che i nostri ragazzini sono sbalestrati, depressi e facilmente in preda di deviazioni spesso senza ritorno. Complici!
– La nuova darsena cancellerà il pezzo di spiaggia libera vicino alla Lampara. Lì arriveranno attività commerciali. Dal Comune assicurano che un giorno si riformerà un pezzo di spiaggia. Nell’attesa tutti ad affittare ombrelloni e brandine dai bagnini (e pèga Gigìn!). La spiagia di purétt la s’po cavè. Al gìva clu: i purétt bsogna mazei da znén perché dop duch i va i dà sempre fastidie…
– La campagna antiabusivismo è stata definita spiaggia ripulita. Signori, qui parla di persone! Extracomunitari, che pur facendo commercio abusivo, sono sempre delle persone! Paragonare la cosa ai viaggi dei camion di Hera che ripuliscono il pattume… L’idea più intelligente è stata quella del mercatino etnico. Ma le associazione di categoria sono ancora totalmente contrarie. Chissà per costoro cosa significa la parola integrazione.
– Nella politica degli annunci il duo Pazzaglini-Gabellini assicurano l’installazione di oltre 2mila mq di pannelli fotovoltaici (pannelli solari). Quando? Ovviamente quando le casse comunali lo permetteranno. Aspettando Godot. Nel frattempo beccatevi quelle due cabinone Enel sul Lungomare. Ciapa su!
– Ci sono oltre 5mila multe da riscuotere da automobilisti pari a un milione e mezzo di euro. Gottifredi spiega: “Ogni mese invieremo lettere a chi non ha ancora pagato”. A Palazzo mostrano segni di contentezza: hanno pagato solo in 60. Te voja a scriv.
– “Basta con il mortorio invernale: città aperta”. Lo dice Pazzaglini promettendo i sfilacc con congressi e altro. Invita gli operatori a tenere aperte le strutture. Pazzaglini, che deve avere qualche santo in paradiso in Regione, Provincia, ecc. è probabile che riesca a portare il sole estivo anche d’inverno.
– Da qualche tempo a Cattolica si intravvedono dei volantini firmati La Cicala molto severi e circostanziati sull’attività della maggioranza, della giunta Pazzaglini e Ds. E’ ormai opinione diffusa che l’anonimo provenga dalle file vicino alla maggioranza, forse di area diessina. Insomma dopo il Grillo, la Cicala e in attesa dal bagaron. E’ un dialogo a distanza tra maggioranza e insetti.
– Gottifredi: “Tutti i bagnini avranno le piscine”. Come dire il Comune difende gli abusi. Basta con la Sovrintendenza che vuole difendere l’integrità dell’ambiente. Insomma un po’ come Berlusconi. Non a caso le attuali costruzioni (giochi d’acqua, alias piscine) saranno sanate grazie al condono del Berlusca. Si propone una bella targa da installare davanti al Municipio: Comune antisindacale e abusivo.
– Una bella pioggia e alcune vie cittadine si allagano. Fogne sporche, il responso. Gli abitanti e esercenti di via Fiume sono insorti: “Ma Hera dov’era?”. E’ una domanda che ormai si fanno da tempo diversi cittadini. Chi deve sbattere i pugni sul tavolo? Il Comune! E alora? Dai giù ‘na muliga!
– L’assessore alla Pubblica istruzione, Giovanna Ubalducci ha annunciato che tra breve si dimetterà. Motivi personali, la spiegazione. Giovanna è una persona che, fino a quando riesce a sopportare, cerca di essere coerente con le sue idee. Ma da tempo vengono segnalati forti mal di pancia all’interno della giunta, maggioranza e Ds. T’vo veda che la va a fnì in cagarèla?
– Leggiamo: “Senza molo il porto non è sicuro” (Giuseppe Prioli, Ds). Dello stesso tenore critico anche Lando Girometti (Cna). Il presidente della Casa del Pescatore, Luccarelli, sono due anni che tuona (inascoltato anche da chi doveva ascoltare…). Insomma, fino al momento dell’approvazione della darsena a mare le garanzie tecniche erano più che sufficienti. Dopo avere portato a casa l’approvazione in Consiglio comunale, e salvato così il business del diportismo… ecco che si corre ai ripari col progetto del prolungamento del molo di levante. Le opposizioni e i marinai gridavano, invano, che era un progetto monco e insicuro. Adesso i comuni vicini non vogliono il prolungamento, minacciando barricate, perché temono l’erosione delle loro spiagge. I costi dell’eventuale costruzione del prolungamento peseranno interamente sulle casse comunali. Si consiglia di farlo con un vecchio materiale denominato ipocrisia. Non crea erosione in mare, ma solo nelle coscienze. Per chi l’ha.
– Il Berlusca ha riscoperto la legge truffa: cambiare la legge elettorale per salvare il salvabile con un lume di speranza di vincere. Milioni di italiani con un referendum avevano sancito il sistema maggioritario. Insomma si cambiano le regole a colpi di maggioranza. Qualcosa di simile succede anche nel Palazzo cattolichino. Os-cia!!!
di di Cecco