– Nella sobrietà e nell’accontentarsi sempre del meno. Qui sta una delle chiavi di salvezza dell’uomo e che forse risponde anche alla domanda: che cosa ci passiamo a fare in questo mondo? Questo il messaggio dell’arte di Gabriele Geminiani. “Polvere rossa” è il titolo della sua mostra che si tiene dall’8 al 17 luglio al Mulino Canepa, San Marino. Catalogo di Raffaelli Editore, è aperta tutti giorni, dalle 14 alle 20, salvo il lunedì. All’inaugurazione avvolgente concerto di organetti con Umberto Giovannini e Stefano Bonato.
Poco più di quarant’anni, originario di Mercatino Conca, residente a San Clemente, lavoro a San Marino, Geminiani raccoglie gli oggetti “persi” trovati ovunque (i suoi preferiti li preleva sulle spiagge) e li rielabora fino a farne delle opere d’arte, rinnovandoli in una nuova vita. La roba scartata come ferrovecchio subisce una purificazione intellettuale. Rappresentano un simbolo forte della vita: nulla deve essere sciupato perché, a suo modo, contiene un’anima: propria e delle persone che le hanno possedute.