– “Degli esseri umani, non ci sono dubbi, apprezzo l’intelligenza. La persona intelligente è onesta, è corretta, è buona”. Così risponde Giuseppe (Peppe per gli amici) Roberti a chi gli chiede che cosa apprezza di più nelle persone.
Lo scorso giugno la Repubblica di San Marino lo ha nominato ambasciatore a disposizione; gli affida dei compiti politici, economici e culturali e Roberti cerca di portarli a termine.
Cinquantasei anni, sposato, un figlio, Roberti ha alle spalle una solida esperienza politica, tutta nella Dc: consigliere comunale, consigliere provinciale. Soprattutto per quattro anni segretario del ministro Nino Cristofori (personaggio di spicco della corrente di Giulio Andreotti).
Già professore di italiano, già buon giocatore di tennis, un vestire elegante quanto sobrio, è un appassionato della storia.
“Una disciplina – argomenta – che mi è sempre piaciuta. L’ho letta, studiata. E’ una delle poche bussole per poter capire dove andremo a finire. E le malattie, intese, come crisi economiche, guerre, sciagurataggini, non sempre toccano agli altri. Ogni nazione ha il proprio ciclo, il proprio momento. La nuova economia richiede dei centri, dove far convergere le menti, le braccia. E non è detto che i vecchi centri, Europa, Stati Uniti, possano continuare ad esserlo”.
Se degli uomini apprezza l’intelligenza, i suoi politici di riferimento sono: Alcide De Gasperi, Aldo Moro, Enrico Berlinguer, Giuseppe Saragat, Giulio Andreotti, Bettino Craxi. Modelli trasversali come lo sono le sue relazioni. Il cattolico Roberti ha contatti forti, di stima, intellettuali, in ogni schieramento politico.
Dice: “Fare il rappresentante di una nazione significa promuoverne il sistema-paese, sia nelle relazioni politiche, sia in quelle economiche. Lo si fa conoscere per le sue opportunità, gli si costruiscono contatti che possano creare sviluppo. Grazie al fatto che mi sono sempre comportato bene ho molti amici e qualche nemico. L’amico ti dà la gioia di vivere; il nemico la certezza di esistere”.
A chi gli domanda come mai è stato scelto, risponde: “Per la mia lunga militanza politica ed istituzionale in Italia. E per la mia esperienza imprenditoriale. Ho sempre avuto contatti e relazioni tra Italia e San Marino. Sono legato alla Repubblica da tanti motivi: lavoro, collaborazioni con le forze politiche. I miei antenati, ramo di mia madre, provengono da San Marino”.