– Che ci fa il punto interrogativo nel titolo? Che sia un vezzo, il lazzo, una presa in giro dello scrivente? No, da quelle parti il verbo più coniugato è edificare.
Camion che spostano colline di terra da un posto all’altro, rumorosi teleruttori di gru che scattano a sollevare travi, malte e mattoni; ruspe che spianano e lacerano un terreno che sempre più diventa un unico grande cantiere. Sviluppo quantistico senza alcuna concessione alla qualità della vita.
Prendete la macchina oggi e fatevi un giro per Sant’ Andrea e guardate che cosa sta nascendo. Nato ai bordi della Riccione-Tavoleto un mostro di cemento orrendo, copre poco più in là anche villette nate a un soffio da quello che un tempo era il “Rio Acqua Viola”. Poco più in la in mezzo alle case nascono mostri di tanti appartamenti che non si capisce dove abbiano piazzato le pertinenti opere di urbanizzazione primaria.
E tutto in nome dell’ invenzione di una offerta speculativa di abitazione che la politica non ha saputo ma soprattutto non ha voluto gestire. Cristian D’Andrea è il giovane sindaco di questo comune ed eredita una situazione che comunque il suo partito conosce benissimo.
“Da quasi sei mesi – dice – siamo alla guida di un comune in evoluzione. Per noi nessuna grossa sorpresa perché in maniere diverse molti di noi hanno esperienze di gestione amministrativa”.
Preoccupazioni per la zona industriale?
“Ha un iter ben definito che dovremo seguire. Per quello che possiamo cercheremo di valutare e correggere qualche piccola imperfezione. Per quanto riguarda il comune invece stiamo pensando a iniziative che promuovano uno sviluppo qualitativo del paese. C’è un Piano regolatore generale che ormai è esaurito; ci sono progetti sui borghi storici che sono partiti. Per quanto riguarda il capoluogo sono sotto gli occhi di tutti i risultati dei lavori sulla torre civica e i lavori in corso per il ripristino della cinta muraria.
Ma finanziamenti e progetti di recupero sono stati programmati anche per Castelleale e per la torre civica di Agello. La piazza del capoluogo sarà resa finalmente pedonabile, lungo la cinta muraria verranno realizzati parcheggi. All’interno della piazza, con uno sguardo al sociale, verrà recuperato un edificio in cui i sanclementesi potranno trovare gli spazi per realizzare progetti comuni e verrà ricavato quell’Internet point”.
Che cosa fare sul sociale?
“Come amministrazione stiamo cercando di mantenere il livello dei nostri interventi a favore dei cittadini meno abbienti. E questo nonostante siano notevolmente calati i trasferimenti regionali e statali. Poi bisogna considerare che il nostro è un comune di immigrazione e questa è sicuramente una realtà nuova che va considerata. Sono gia presenti nel nostro territorio consistenti comunità cinesi, albanesi, magrebine e meno significative presenze di persone provenienti dall’Est e da altre regioni del nostro paese”.
Lo sport è uno di quegli argomenti che di solito vengono inseriti nei programmi elettorali e poi un po’ lasciati in disparte.
“Abbiamo già messo in piedi progetti reali e definiti. Stiamo realizzando un campo polivalente coperto e riscaldato che consentirà di praticare pattinaggio, pallavolo, basket. Poi si coprirà il campetto polivalente attualmente in funzione, con sostituzione del fondo. Saranno realizzati spogliatoi idonei ad ospitare gare del Coni e vita nuova avrà anche il campo principale”.
Il passo fra i ragazzi e la scuola è breve. Il giovane sindaco commenta: “Partirà molto presto l’ampliamento della scuola elementare di San Clemente; indispensabile inoltre anche l’ampliamento della scuola elementare di Sant’Andrea”.
di Claudio Casadei