– Giuseppe Lopalco è il nuovo segretario dei Ds di Morciano. Succede a Sergio Bartolini (che resta nella segreteria). Sposato con Maria Lucia Carlini, 3 figli, 52 anni, ingegnere, Lopalco insegna all’Iti di Cesena. Proveniente dal mondo cattolico (molto attivo all’interno della parrocchia di Morciano), originario di Brindisi, abita a Morciano dall’89, causa matrimonio. Due le sue passioni: la lettura (Shakspeare, l’autore preferito) e la musica (un onnivoro, da Morandi agli U2, passando per i Queen).
Perché un cattolico nei Ds?
“Nulla di particolare. Per me i principi sono gli stessi: solidarietà, partecipare ai bisogni della gente”.
Come va ad incominciare la sua segreteria?
“Cerchiamo di ripartire dagli iscritti. Ora ne abbiamo una novantina; ne vogliamo aggiungere altri, senza porci limiti, come dice la Provvidenza”.
Negli ultimi tempi, avete sfornato alcuni volantini di attacco all’amministrazione Ciotti, quale significato?
“I volantini li abbiamo fatti a più mani. Abbiamo soltanto chiesto all’amministrazione Ciotti, raccontandolo ai cittadini, che sarebbe giusto che l’opposizione avesse un piccolo spazio dentro il giornale del Comune di Morciano, Forum, pagato dai cittadini. Richiesta che Ciotti, facendo orecchie da mercante, non ha mai accolto”.
Ciotti è della Margherita ma guida una giunta di centrodestra, quale riflessione?
“Di norma, un sindaco della Margherita dovrebbe guidare una giunta di centrosinistra. Invece, Ciotti al di là del ponte si riconosce nel centrosinistra. Di qua nel centrodestra. Credo che il cambiamento del segretario debba essere recepito anche da Ciotti come un cambiamento dei Ds. Se poi Ciotti vuol giocare per poi risentirci sotto le prossime elezioni, noi non ci stiamo. Faremo opposizione”.
Nel caso che Ciotti vi proponesse di entrare in giunta, ci stareste con questa coalizione?
“Dovremmo riflettere. Dipende dal come e non alle calende greche. Anche se a noi i ribaltoni non piacciano. Sono del parere che in politica la chiarezza sia fondamentale”.
Qual è il suo giudizio su Ciotti?
“Lo conosco dal ’91, da quando era assistente dell’Itp; inoltre, abbiamo lavorato insieme all’Alberti di Rimini. Poi l’ho conosciuto attraverso altri colleghi. Come persona è competente; in gamba. Con i Ds ha questione passate, ma oggi ci sono le condizioni per aprire un tavolo di discussione”.
Invece, come giudica il suo governo?
“Ci sono cose che non apprezzo, come il rifacimento di piazza del Popolo: un lastrone di cemento con un bidet davanti. Altra cosa che non apprezzo, sono le costruzione; si sta esagerando. Il parco sul Conca invece è un buon lavoro. . Voler uscire dall’Unione è un altro punto su cui non sono d’accordo. In questo modo Morciano corre il rischio di essere isolata. San Clemente ha un territorio importante. Oggi, magari, per interesse, Morciano potrebbe avere dei vantaggi, ma con una visione più ampia direi di no. Morciano è la capitale della Valconca e come tale deve assumersi delle responsabilità, partendo dal presupposto che gli altri comuni non stanno a guardare”.
Qual è il suo parere sull’operazione Ghigi?
“Non mi piace. Lì ci va un iper di 2.500 metri quadrati, negozi per altri 1.500 metri quadrati. Ed un centinaio di appartamenti. Invece, va bene spostare la Ghigi, ma attenzione che non sia un’operazione fasulla. Cioè si tirano su i nuovi capannoni; si mettono dentro 50 persone e poi si vende. Voglio ricordare che oggi la Ghigi impiega un’ottantina di addetti, in tanti con il contratto a termine”.
Ciotti fa a pugni con i Ds di Morciano, ma va d’accordo con i Ds di Rimini, come mai?
“Faceva a pugni a Morciano. Se rimarrà sulla sua linea continueremo a fare a pugni. Voglio ricordare che Nando Fabbri, il presidente provinciale e Riziero Santi, il nostro segretario provinciale, l’anno scorso, alle elezioni comunali, hanno sostenuto la nostra linea. Da Ciotti aspettiamo un segnale e che non sia troppo tardi”.
Si parla di opposizione, dura, con un volantino alla settimana, che dice?
“Forse alla settimana no, ma uno al mese sì. Li faremo per informare i cittadini morcianesi. Credo che questo sia il compito fondamentale di chi sta all’opposizione: informare il cittadino”.