– La primavera è il tempo del Latinus Ludus. Il compianto Atos Lazzari, un prestigioso mondainese trapiantato a Cattolica, professore di Lettere, fondatore della Civica Università di Cattolica, da giovane grande animatore della cultura mondainese, ha scritto le ragioni del latino.
Ma.. serve a qualcosa il latino a scuola? E serve nella vita?
Sono, in sintesi, le domande di una società dominata dalla costante preoccupazione di fare servire tutto a tutti a qualche cosa nel più breve tempo possibile, ma anche di una società diffidente verso il ‘latinorum’ di don abbondiana memoria, considerato un trappola, una birberia con cui la persona colta tenta di imbrogliare la gente semplice. Vero è che neppure gli uomini di scuola hanno fatto sempre buon uso del latino.
Troppo spesso la congiuntivite professori ha oppresso il discente che ha visto il latino come un tormento, una disgrazia a causa di eccezioni e contraccezioni, di verbi transitivi, intransitivi, anormali di formalismi gretti e vuoti, di bizantinismi e di distinguo.
Conseguentemente credevamo che sugli studi classici fosse calato, se non la pietra tombale dell’oblio più o meno definitivo, una specie di vedovanza triste e coi segni di lutto per i cari estinti del greco e del latino. Qualcosa, invece, sta cambiando nel quadro nazionale dei giovani, se è vero che molti di essi fanno a gara per avere un biglietto d’ingresso in teatri dove vengono rappresentate e lette o commentate opere classiche nel posto del rock. C’è un’aria nuova tra le ultime generazioni, una voglia di smentire il luogo comune che rappresenta i giovani in perenne limbo di evasione, di velocità, di frastuono.
Si dia ai giovani l’opportunità di avvicinarsi ai nostri classici nella maniera giusta, magari seguendo la strada tracciata dal Latinus Ludus mondainese; si offra loro ciò che esprime bellezza, giustizia, verità; si affidi ai giovani, ed è quel che più conta, l’occasione per una scelta libera al pensiero e alle emozioni non obbligati dal fregare, dal conformismo. Il mondo dei classici ripresentato nel modo giusto ai giovani li porta a riscoprire una civiltà a misura d’uomo visto nella sua grandezza e di responsabile fattore e protagonista della storia. Questo mondo, poi, sprona alla ricerca scientifica, ad esaltare il bene della libertà, lo Stato di diritto della democrazie, la persona umana con i suoi diritti ed i suoi doveri, il senso del divino che l’uomo si porta dentro.
Questi sono i problemi di ieri, ma anche di oggi si presentano con una drammaticità angosciosa. E questo l’antico che ancora dura nel mondo di oggi…”.
di Atos Lazzari