– Stefano Pecci, figlio di Oreste, professore in pensione, direttore del Coro Città di Morciano, ha solo 22 anni. Dal 19 aprile all’11 maggio, ha suonato al teatro dell’Opera di Roma la Turandot: 8 serate dirette da Alain Lombard.
La primavera del morcianese è stata impreziosita anche da un concerto a Beirut. Per festeggiare il 2 giugno, Festa della Repubblica, il Centro di Cultura Italiana ha organizzato una serata musicale invitando l’Hello Mr. Sax (un’orchestra composta da 12 sassofonisti), alla cui testa c’è Mario Marzi, anch’egli morcianese, primo sassofonista della Scala e professore al Conservatorio di Milano.
Se l’Opera di Roma è il maggior teatro che ha accolto il morcianese, al momento i suoi successi maggiori sono stati i concerti da solista all’interno delle orchestre. Ed una prestigiosa tournée in Russia l’anno scorso, in giugno. Denominata Festival dei Palazzi di Sanpietroburgo, i concerti si tengono in prestigiose dimore storiche: Palazzo di Caterina, Palazzo di Pietro il Grande.
Allievo di Federico Mondelci a Pesaro, oggi Pecci frequenta il Consevartorio di Milano per la specializzazione. Ed egli stesso è insegnante al Liceo Musicale di Forlì ed alla Scuola di Musica Vivaldi di Misano Adriatico.
Con il suo maestro, Mondelci, ha in programma un disco che dovrebbe uscire tra il prossimo ottobre-novembre.
Morciano è un’autentica officina di ottimi sassofonisti. Il capostipite è Mario Marzi. Una quarantina d’anni, è tra i maggiori al mondo.