– Andrea Tenti è il consigliere di “Insieme per San Clemente” eletto nelle ultime elezioni comunali in Consiglio. Apprezzato istruttore di nuoto, portatore di idee di una destra moderna e moderata, è sceso nell’agone politico in quanto come cittadino vedeva il “palazzo” troppo lontano dalla gente alla quale si sente di appartenere. Attivo componente della lista con Stefania Masini, portano avanti il disegno politico, e sono sicuramente le figure nuove e più interessanti della scena politica sanclementese sia per l’impegno che per le idee e per la maniera caparbia e mai polemica.
Nel massimo rispetto delle funzioni di ogni componente del Consiglio, Andrea sta cercando di ottenere chiarezza e rispetto dei tempi per la realizzazione della revisione del regolamento comunale, strumento indispensabile per un lavoro trasparente e corretto a tutela di tutti i cittadini.
“Il sindaco D’Andrea – dice Tenti – ha subito dimostrato la volontà di non emarginare le minoranze dalle decisioni e dalle scelte per lo sviluppo del paese. Troppo spesso però i suoi numerosi impegni e quelli della giunta sono diventati la causa o il pretesto per rinviare un lavoro che è indispensabile e che dopo otto mesi dalla nostra elezione va realizzato assolutamente. Per ovviare alle distorsioni interpretative da tutti riconosciute si era istituita la conferenza dei capigruppo dalla quale erano stati individuati gruppi di lavoro che avrebbero comunque dovuto garantire una certa chiarezza e uniformità delle decisioni prese nell’attesa che fosse realizzata la revisione del regolamento comunale”.
“La conferenza – continua il consigliere – è da tempo ormai scomparsa e sono rimasti solo i gruppi di lavoro che in quanto a decisioni e prese di posizione latitano. Se entriamo nel merito ad esempio del lavoro che viene svolto in riferimento all’urbanistica sarebbe bello che tutte le responsabilità delle decisioni che vengono prese potessero essere assegnate a chi effettivamente le prende. Ci sono partite importanti che si stanno giocando sul territorio sanclementese, ci sono interessi particolari che vanno preservati, e noi non siamo sicuri che questi interessi siano gli interessi della collettività. Ci sono anche priorità da considerare e bisogna fare in maniera che lo sviluppo sia, sostenibile e compatibile con la realtà locale. Grazie alle nuove costruzioni stiamo sempre più diventando il dormitorio della costa, dove sono i servizi, dove sono gli alberi (tanto promessi e non ancora piantati), dove sono tutti quegli aspetti caratteristici della comunità che rendevano splendida questa zona della Romagna?”.
“Noi pensiamo che non siano sufficienti i gruppi di lavoro – chiude Tenti – ma che servano commissioni ufficiali e verbali redatti con esattezza in maniera di non sentirsi in futuro accusare di decisioni prese in gruppo solo perché si è presenti. Crediamo che sia giunta l’ora che le responsabilità e i meriti siano facilmente individuali e che sia anche chiaro l’apporto che viene da chi sta in minoranza”.