– Un parco ad uno degli italiani migliori del secolo scorso. Il socialista Sandro Pertini è stato partigiano e nei sette anni in cui ha ricoperto la carica di presidente della Repubblica, ha dato il senso di dignità agli italiani. Ereditò tre poderi, due li lasciò ai mezzadri (lì sopra da generazioni) e l’altro lo vendette per la Resistenza. Inaugurato lo scorso 8 maggio al Ghetto Turco (Rimini) è intervenuta anche la moglie. Nel parco è stato alzato anche un mezzobusto (10 per cento più grande del naturale) opera di Pietro Gianelli. Riminese di Marebello, due figlie, cinquantotto anni, lo scultore si è ispirato alle foto che ritraevano Pertini durante la visita che effettuò a Rimini durante la sua presidenza. Gianelli finora ha realizzato centinaia di sculture di terracotta; a stragrande maggioranza di ispirazione felliniana: grasse, trasandate, prosperose. Sempre in atteggiamenti ironici, gioviali, allegri e qualche volta ambigui. Insegna presso la scuola di disegno e pittura di Miramare, dove in 30 anni di vita sono passati oltre un migliaio di allievi. Ha già pronto il busto in terracotta di Francesco Rosaspina; il montescudese è stato uno tra i massimi incisori italiani. Si aspetta il finanziamento per il bronzo.