– An e Lega Nord insieme per creare un Comitato cittadino che si batta per la costruzione del ponte sul Conca, che secondo i programmi della provincia di Rimini dovrebbe essere iniziato ad essere costruito nel 2007.
Tuona Giordano Leardini, presidente del Circolo di An di Morciano: “Non si può più sopportare che la Valconca venga considerata terra di serie B. Tutti i circoli di An della Valconca, insieme alla Lega Nord, stanno organizzando un Comitato cittadino che si batta affinché il ponte sul Conca venga costruito prima possibile. Il 14 febbraio, un semplice cantiere all’altezza del cimitero, ha paralizzato la città. Le auto, lato Cattolica, arrivavano fino a Pianventena; mentre lato Carpegna ben oltre la rotonda prima del ponte”.
“L’inizio dei lavori nel 2007 – continua un veemente ed ironico Leardini – ce lo viene a raccontare l’assessore provinciale Rossini, che invece di fare l’assessore farebbe bene a scrivere musica come il suo omonimo. Non può venire in Consiglio comunale a Morciano e raccontarci un sacco di storie. La Provincia ha spostato i soldi del nostro ponte per mettere in sicurezza la via Marecchiese. Siamo d’accordo che là i lavori vengano fatti, ma non sulle nostre spalle”.
“Morciano – chiude la riflessione Leardini – non sopporta più la mole del traffico attuale. La doppia curva della Vecchia Pescheria, davanti alla piazza del Popolo di Morciano crea problemi e difficoltà ad ogni passaggio di camion e ne passano a decine ogni ora. Oltre, alla pesantezza del traffico, si pone anche la questione inquinamento. Troppi scarichi nel centro della nostra città. Loro, la Provincia, affermano che si partirà nel 2007, ma sono delle enormi cazzate per prendere in giro la gente. Inoltre, vogliamo che il ponte abbia meno impatto ambientale possibile. Questa è la nostra terra, questa è la nostra valle”.
“Il progetto della messa in sicurezza della Marecchiese – replica Alberto Rossini, assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Rimini – risale alla fine degli anni novanta, con l’assegnazione di risorse da parte della Regione Emilia Romagna. Per il ponte sul Conca la Provincia ha stanziato una somma ingente, 10 milioni di euro. E non è vero che non lo vogliamo fare; per il patto di stabilità, anche se fossimo pronti oggi, non potremmo partire con i lavoro”.
“Nel frattempo – continua ad argomentare Rossini – abbiamo effettuato lo screening ambientale. Con i nostri uffici che stanno lavorando ed i Comuni che fanno le varianti. Non mi sembra un fatto drammatico; è pensato, il ponte, rispetto agli insediamenti industriali che devono ancora essere costruiti. I 12 mesi di ritardo rispetto agli slittamenti dell’Anas per la complanare non sono nulla. Ed il progetto così com’è non si tocca più, altrimenti dovremmo ritardare l’opera”.