– Un angolo di Toscana tra Marche e Romagna: forse più bello della stessa Toscana, di certo uno dei luoghi più belli d’Italia. In fondo, alla strada c’è una famiglia di svizzeri. Si chiama il Boncio, ed è un poggio tra Gradara ed il crinale del Parco del San Bartolo: guarda il mare, la Rocca di Gradara e la Valconca.
In tutto sono alcune decine di ettari di terra tra due colline, solcate da un avvallamento. Sulle colline due cascine: una ristrutturata con tutti i crismi dell’intelligenza (l’altra che aspetta le accortezze di mani e mente); in basso la terza cascina, anche questa ripresa dal rigore dell’uomo e dai dettami della storia.
Dietro c’è un imprenditore di Cattolica, che vi ha messo energie, tempo e passione.. Affitta i locali per meeting aziendali, convegni, cene, incontri di rappresentanza. Ad esempio, Subaru Italia l’ha scelta come luogo di incontro lo scorso autunno. Ha chiamato la “sua” Toscana, la sua armonia “Tenute di Casteldimezzo”.
Ed il paesaggio è contrassegnato dalla presenza dei cipressi, salgono a zig zag come in quelle indimenticabili cartoline che hanno reso celebre quella regione dell’Italia nel mondo. Ad esaltare la nobile pianta altre essenze tipiche mediterranee, non meno nobili: ulivi (tanti i centenari), querce, aceri, allori, olmi, giuggioli, oleandri, laghetto con ninfee, fichi, mirti, corbezzoli… E’ un caledoscopio di tipicità; nessuna pianta che voglia stupire gli animi semplici.
Nella mente della proprietà c’è la volontà di testimoniare la civiltà contadina in salsa moderna. Infatti, la cascina sul poggio è attrezzata con una sala congressi, con tutte le tecnologie multimediali, capace di ospitare fino ad 80 persone.
Le camere da letto sono in tinta col paesaggio: semplici, belle, eleganti, con tutti i comfort dei nostri giorni. La cascina del poggio dispone di una serie di ambienti per la conservazione dei prodotti agricoli: l’acetaia, il pozzo per i formaggi, il pozzo per i salumi, la cantina. Prodotti contrassegnati con il marchio Tenute di Casteldimezzo. La Toscana di Gabicce merita una visita.
di Lorenzo Silvagni