Altro che noiose pappine e insipide minestrine, la Casa prottetta di San Giovanni in Marignano propone per i propri ospiti saporiti menù di tutto rispetto, degni dei migliori ristoranti. Pollo arrosto, pasta al forno, pesce; ma anche trippa e fagioli, pizza e gelato. È anche così che la struttura marignanese si è conquistata una posizione di prestigio tra le case di riposo di tutta la provincia.
“La nostra politica è quella che siamo noi a doverci adeguare all’ospite, non il contrario commenta soddisfatto Albo Montanari, coordinatore responsabile a San Giovanni e ex direttore alla casa di riposo di Riccione utilizziamo innanzi tutto solamente pesce e verdura fresca, proveniente anche dall’orto curato dei nostri ospiti. Poi abbiamo tre menù differenti a rotazione, con molte possibilità per personalizzarli”. Quando l’ospite è sacro. Due cuoche si danno il cambio per tenere la cucina attiva 10 ore al giorno, poi 6 operatrici socio sanitarie, 2 infermiere professioniste e una responsabile.
Grande varietà, per una miriade di appetitosi piatti, ma attenzione alla dieta. “Certo ognuno ha comunque una dieta personalizzata, concordata con i dietologi continua il direttore – Siamo anche consapevoli, però, che dare ogni tanto, con elasticità, qualche soddisfazione al palato contribuisce a rendere sereni. I piatti sono quelli tradizionali delle nostre zone, ma sono loro, gli ospiti, a scegliere tra diverse alternative, o varianti”. E grande importanza soprattutto a chi ha problemi legati all’età o alla malattia: “Alcuni soffrono di disfagia, oppure di malattie mentali. Basta avere la pazienza di capire le esigenze di ognuno. Magari frullando le varie portate oppure usando particolari attenzioni”.
Flessibilità, comprensione, e buon cibo. Che vuol dire ottima qualità di vita. Anche gli svedesi l’hanno notato: “È venuta in visita una delegazione svedese di operatori socio-sanitari la scorsa primavera spiega Montanari e sono rimasti esterrefatti della nostro modo di lavorare. Da loro la casa di riposo è paragonabile ad un ospedale. Siamo stati segnalati a loro dalla Ausl della provincia. Naturalmente siamo molto soddisfatti di questo”.
San Giovanni conferma il proprio grande impegno nel settore dei servizi sociali, soprattutto con attenzione alle esigenze di chi non è autosufficiente per il cibo o la spesa. La Casa di riposo continua su questa linea, grazie anche alla grande esperienza di Montanari: “Lavoro nel settore da 36 anni conclude ma quello che conta e che funziona è la squadra di gente esperta che opera con passione”.
di Matteo Marini