– Andrea Signorini, assessore al Turismo ed allo Sport, esce ed il suo posto dovrebbe essere preso da Gerini.
Andrea Muccioli entra al posto di Alessandro Fabbri come consigliere comunale del Polo per Misano in quota Forza Italia. Sono i volti nuovi di questo freddo inverno misanese. Il cambio della guardia ha provocato non poche discussioni, sia dentro la Margherita (partito di Signorini), sia dentro la maggioranza di centrosinistra. Meno chiacchiere sull’ingresso in Consiglio comunale per Andrea Muccioli; del suo arrivo si parlava da dopo le elezioni. Ma andiamo con ordine.
E’ un peccato che Signorini abbia lasciato l’assessorato al Turismo ed allo Sport. Lo ha fatto dopo un anno e mezzo. Come si conviene alle persone per bene lo ha motivato con ragioni di lavoro. E’ molto verosimile che sia così. Già presidente del Misano Calcio, prima ancora consigliere comunale per la Dc, Signorini è entrato in Consiglio comunale con una caterva di voti. Persona arguta, educata, sempre rispettoso degli altri, aveva i requisiti per dare un forte contributo sia al turismo misanese, sia allo sport. La chiacchiera è che dedicasse poco tempo agli assessorati; tuttavia ha messo in piedi manifestazioni di forte immagine come la gara di ciclismo riservata ai professionisti dello scorso settembre.
Il suo posto, almeno allo Sport (il sindaco si terrà il Turismo) dovrebbe essere preso da Gerini. Marco Gerini è in Consiglio comunale in quota Margherita. Originario di Riccione, molto impegnato nel sociale, è geometra nel Comune di San Clemente.
La novità sul fronte dell’opposizione è l’ingresso di Andrea Muccioli nel Consiglio comunale. Primo dei non eletti, se ne parlava appena dopo il risultato elettorale. Muccioli aveva ottime credenziali per rivendicare lo scranno. Aveva portato in dote a Maurizio Vandi (An), candidato a sindaco, il suo forte simbolo, Polo per Misano, con il quale nel ’99, Muccioli, si era presentato candidato a sindaco per il centrodestra. Passione per la bicicletta, cuore ambientalista, sempre moderato, Andrea è il classico bravo ragazzo con la capacità di scontentare quasi tutti, soprattutto i suoi. Il quasi, invece, sta per la maggioranza. Negli ultimi anni ha cambiato molte casacche: Dc, Forza Italia, An, Udc. Ora di nuovo Forza Italia.
Dice Andrea Muccioli: “Non ho chiesto io a Fabbri di lasciare; tutto è dipeso da lui. L’Udc è stata quasi una scommessa; invece a livello locale non è così. Visto la situazione confusionaria, mi sono reiscritto a Forza Italia. Farò un’opposizione come la volta scorsa, legata ai problemi della gente. Spesso ho votato anche con Rifondazione comunista. Non mi sento tanto lontano da Zangari; ha un carattere opposto al mio. Dunque, ci compensiamo. Spesso sulla sua veemente opposizione sono d’accordo. Mi sono iscritto direttamente a Roma, perché non mi riconosco nel circolo di Luigi Padula. E credo che Padula dovrebbe prendere le distanze da Laganà, che spesso vota con la maggioranza. Tuttavia, spero che il centrodestra alle prossime elezioni comunali possa presentarsi compatto”.
Sugli orizzonti della politica misanese si profila un altro scenario: l’ingresso di Rifondazione comunista nella giunta. Se ne parla in ogni cantone e ad ogni crocicchio; solo che Rifondazione, forte del 17 e passa per cento alle scorse elezioni comunali, ha due anime. Una, legata a Pasqualina Pala (candidata a sindaco un anno e mezzo fa), bertinottiana, disposta a fare il suo ingresso nel governo della città. L’altra, guidata da Sandro Pizzagalli (eletto consigliere provinciale sempre un anno e mezzo fa), vicino a Ferrando (trotzschista), è nettamente contrario. Staremo a vedere. In ogni caso, all’interno di Rifondazione ci sarà un vivace dibattito culturale.