– Capolinea si dice “destino final”: l’autobus pubblico è privato – corre a rotta di collo – fermarsi significa rallentare e quindi oplà-salire e scendere al volo. Gli autisti si sfidano tagliandosi la strada a vicenda, basta, se Dio vuole, a mala pena salvi da una rovinosa caduta, ecco il quartiere “La Pintana”.
Giovanni Salvadori è in Cile: 13.000 euro, pronto soccorso, cancelleria, abiti, giochi.
Grazie! Grazie a tutti a nome degli 86 vecchi di Batuco e dei 40 grandi handiccapati (gravissimi) di Santiago.
“I must go to my children, to my poor” aveva detto Madre Teresa di Calcutta in Tv. Fu la Damasco di Giovanni; curiosa figura di filantropo criticato perché “cane sciolto” – ma valido nella raccolta per i molti generosi che “danno” nella certezza del…”destino final”. Le organizzazioni possono vanificare le offerte nei mille rivoli che…
Racconta: “…l’aria è calda ma rarefatta: i bambini al Parque giocano come possono inebriati da una improvvisa gioia di libertà dall’essere malati. Nelle corsie – se così si possono chiamare – i vecchi si fanno accudire con infantile docilità. Il sottofondo musicale è il flauto andino, ma una coppia balla un tango da marciapiede su base amplificata: dopotutto anche qui è sud america!..”. Ecc… ecc…
Il letto per dormire e un pasto al giorno l’ha trovato presso la Comunità Giovanni XXIII: “Sono Giovanni anch’io… mi sono autoraccomandato. Le suore mi hanno detto di essere al completo… perché faccio questo? Perché è bellissimo, perché è per niente…”.
Giovanni sta concludendo la sua “Main Street” – la via principale delle favelas del villaggio globale.
Va dal Sud America, all’Africa dei bambini soldato e dell’Aids, continua nelle discariche di Calcutta. Dal terrorismo del Medio Oriente arriva ai bordelli del turismo sessuale dell’Oriente estremo, dalla Cina degli schiavi al Giappone della Jakuza, all’Est Europa della mafiosa illusione capitalista.
La strada si chiama “Rua das Lacrimas” e porta all’estenuata menzogna del sogno americano. Ecco le croci per il cardinal Romero ucciso sull’altare.
E’ un’infame assenza di principio e fine, nella negazione dei diritti elementari, nell’inadempienza dei doveri ai vertici politici. Attonita testimonianza delle pietre dell’isola di Pasqua!
Solo il comico di strada – che è rimasto clown – sa aggiungere una lacrima vera a quella falsa del trucco, nell’indifferenza criminale delle multinazionali che adattano le armi alle mani dei bambini. La forzata aggressività dell’emancipazione femminile che tanto spaventa l’integralismo religioso, saprà trovare la sua risata?
Pausa, respiro.
Sorriso: la ricchezza sparsa nel mondo dalla Cornucopia tutto diede tranne la speranza. Ebbene nella semplice valigia di Giovanni è messa per prima: prezioso dono consegnato agli uomini e alle donne speciali che sanno trovare nello sguardo dell’altro il sacro e rispettarlo.
di Carla Chiara