Da come parla, dalla terminologia che usa, si capisce che non è un novizio della politica, ma che in quell’ambiente ci sa stare grazie alle importanti esperienze fatte nei vari ruoli ricoperti. San Clemente e lo strano silenzio sceso sul suo comune dopo le urla del passato sulle sciagurate scelte urbanistiche fatte sono l’argomento della conversazione.
Che succede a San Clemente? Dopo una frenetica smania di espansione sembra che l’attività dei costruttori stia rallentando.
“Ma non direi, si stanno completando o stabilizzando le scelte fatte con il Prg (Piano regolatore generale) che non dimentichiamo è ancora giovane essendo in vigore dal ’99. Diciamo che in alcuni casi abbiamo chiesto una correzione di rotta alla luce di esperienze che avevano evidenziato alcuni limiti per quanto riguarda l’edilizia privata.”
Come cambieranno infrastrutture e servizi a San Clemente?
“Per quanto riguarda la programmazione delle opere pubbliche abbiamo in progetto tre grandi realizzazioni che dovranno fare vivere meglio i nostri cittadini.
La prima, è la costruzione della nuova scuola elementare di Sant’Andrea in quanto la vecchia struttura non ha più le caratteristiche di funzionalità che le nuove esigenze del paese impongono. Siamo cresciuti, siamo ormai più di 4000 e quindi vi sono esigenze crescenti di strutture scolastiche di qualità e per i nostri ragazzi spenderemo ben 2.500.000 ?.
E’ poi in atto il recupero storico e culturale del nostro comune. Alla ristrutturazione delle mura seguirà il recupero del borgo del centro storico e, per mano di privati, si è attivato il recupero della Torre e del borgo di Agello. Poi al termine delle ultime procedure di esproprio inizieranno i lavori di restauro e consolidamento di alcune parti del borgo di Castelleale.
Terza sfida la ristrutturazione urbanistica dell’intero comune con uno studio sulla viabilità, parcheggi pubblici e quote verdi. A Casarola avremo interventi sulle fognature e, dopo la rotonda di ingresso alla zona industriale procederemo con il cambio di tutta l’illuminazione. Ma interventi importanti si avranno anche a sant’Andrea in Casale con la ristrutturazione dell’aiula “Fom” già da giugno e dove, con nuovi strumenti urbanistici, finalmente si cercherà di individuare un vero centro”.
Geometri impresari e altri tecnici ricominciano a manifestare le loro insoddisfazioni. Ce n’è motivo?
“Il lamento è da tempo parte integrante della loro attività. Posso dire che come amministrazione siamo impegnati nell’individuare quali siano i progetti non soddisfacenti o non integrati col territorio per correggerli. Il resto va avanti tutto regolarmente e il nostro impegno è dare attuazione e giusta interpretazione a quanto contenuto nell’ ultimo Prg. Oltre alle unità abitative vivere un paese significa potere trovare parcheggi, parchi e luoghi di socializzazione. Per fare questo siamo anche pronti a bloccare quello che non è completamente in linea con le regole senza toccare diritti acquisiti, ma comunque fermando interpretazioni troppo superficiali delle regole”.
Un impegno importante che il giovane primo cittadino espone con naturalezza e senza esitazione. Per molti cittadini un piccolo libro dei sogni, per il futuro del luogo sarà importante anche che alle parole seguano i fatti.
Troppo spesso maggioranze e minoranze di San Clemente hanno condiviso in silenzio scelte sbagliate. Ve la ricordate l’emergenza della “Ghigi” per intenderci? Ecco in quel caso tutti d’accordo sulla necessità di spostare in fretta una realtà che diversamente sarebbe morta. Per questo “nobile obbiettivo” si è stravolto una intera zona e i risultati si vedono. Provate a informarvi sulla vitalità di quell’azienda; magari passate anche da qualche sindacalista e da qualcuno di quei politici che sorridevano in faccia a chiunque avesse l’ardore di sollevare dubbi sull’intera operazione.
di Claudio Casadei