– Sì signori, lui è tornato e ha vinto! Ma cosa ha vinto questo signor Vittorio Spimi? Forse uno scudetto o una Champions League? Eh no! Quest’uomo ha vinto una sfida infinita, la sfida contro tutti. Costui ha ripreso la sua squadra a poche giornate dalla fine del torneo in un clima di totale scoramento. Mancava di tutto nell’entourage, mancavano addirittura molti atleti, che fiutata la difficile situazione finanziaria della società, se l’erano svignata. E mister Spimi c’è rimasto? Sì, Spimi rimane anche in barba alle cassandre.
Rimane forse per scommessa, forse per un esubero di fiducia in se stesso, ma rimane al timone. Le ultime partite sono veramente dure. Ahinoi! si cade nei play-out. L’avversario è nientemeno che un pimpante e volitivo Riccione. E’ derby, purtroppo! A Bellaria il Riccione domina, però nel finale il goal di Leardini rianima un poco i giallorossi del Cattolica.
28 maggio: qui è decisiva, o dentro o fuori. Toh! è il decimo minuto di gara e Mercuri infila la rete. Tranquilli, il Riccione ha due marce in più, pareggerà e poi, volendo, umilierà i cugini. Signori, il primo tempo si chiude sull’1-0. Il secondo tempo non è per i deboli di cuore, ma la grinta del mister è il toccasana per i ragazzi. Al triplice fischio dell’ottimo signor Nasca di Bari, vi sono 200 supporters della Perla Verde increduli e allibiti. Di contro 200 supporters indigeni, che smaltita l’adrenalina da tensione, si portano in centro tribuna scandendo in un virtuale abbraccio, Vittorio cha-cha-cha.
A fine gara pure negli sguardi dei vari giornalisti convenuti, trapelava incredulità. In chiusura un auspicio: che nel sodalizio le cosa possano cambiare e che detto trionfo non cada nel vuoto. Mister Spimi, sportivamente parlando, lei si consideri nel punto più alto della nostra stima. Grazie di tutto.
(Rambo)