– “Passeggiate incoerenti tra Romagna e Marche”. E’ il titolo del libro-strenna 2006 della Banca Popolare Valconca, rispettando l’ormai tradizionale appuntamento, che si rinnova da quindici anni, con altrettanti volumi di storia locale. Collana curata da Pier Giorgio Pasini, maestro e mostro di cultura, quest’anno ne è anche autore. L’opera, come sempre, riccamente illustrata e finemente curata dalle edizioni Minerva di Argelato, vorrebbe essere un invito a passeggiate mentali senza itinerari, o con molti itinerari, e comunque a riflessioni su temi inconsueti, peregrini, fra storia e arte, lungo le valli del Marecchia del Foglia e del Conca.
La pittura del Seicento fra Romagna e Marche, le insegne “silenziosamente parlanti” delle botteghe di un tempo, gli stemmi mercantili e nobiliari sono alcune mete di queste passeggiate, che si estendono poi alla revisione della “leggenda” di sant’Antonio con la mula dell’eretico Bonvillo, alla ricerca delle ormai scomparse immagini delle Madonne “vestite”, alla ricostruzione della curiosa storia di un panno da morto.
Pasini indica e accompagna a rivedere cose e luoghi noti ed ignoti, attento all’umanità che sta dietro e dentro a quei luoghi, che sanno d’arte, di religione, di tradizione. Cose e luoghi che sono scomparsi o rischiano di scomparire dall’orizzonte del nostro mondo frettoloso, in cui è oramai difficile trovare un po’ di tempo e di curiosità per passeggiate “incoerenti” (e innocenti) come queste.
Scrive con elegante prosa lontana dalla cattedra nell’introduzione Massimo Lazzarini, presidente della Banca Popolare Valconca: “Si tratta di una raccolta di saggi ed articoli in parte già pubblicati su riviste e giornali che sembrano a prima vista davvero “incoerenti” saltando di palo in frasca.
Non fermiamoci però all’indice: leggiamo il libro tutto di un fiato seguendo in qualche modo anche il percorso e la disposizione dei capitoli proposta dall.autore.
Allora l’incoerenza sparisce e appare il “fil rouge” dell’opera. Mi permetto di indicare alcuni percorsi che credo di avere individuato.
In primo luogo l’amore di Pier Giorgio Pasini per il nostro territorio. Si tratta di una dichiarazione d’amore a questa terra fra Romagna e Marche che non avrà forse prodotto “l’opera d’arte universale”, quella da salvare in caso di guerra nucleare. Da noi per tanti secoli vi è stata da combattere un’altra guerra, quella della quotidiana sopravvivenza…
Eppure la nostra terra è piena di belle sorprese e Pasini scopre e riscopre cose, oggetti, quadri di grande bellezza, riproponendoceli. Con quale amore l’autore scrive, ad esempio, di due artisti sconosciuti al grande pubblico, Bartolomeo Giorgetti e Giovan Battista Fantoni. Ancora di più: con quale delicatezza egli narra di un anonimo pittore, quello che ha dipinto la Madonna di Cailungo. A volte l’amore si mischia con una delicata ironia per raccontare della sottana della Madonna oppure della Madonna “pompiera”. È l’amore per le cose umili, per le storie di gente comune. In realtà l’Arte e la Storia sono fatte di questa quotidianità operosa, di umili e, a volte, di potenti che, però, non perdono mai di vista il bene comune.
È forte nell’autore (ed è il secondo percorso che mi permetto di indicare) il desiderio di conoscere. È sempre il desiderio che spinge ogni azione umana. In Pasini è potente la voglia di andare al fondo delle questioni, di non fermarsi a ciò che appare. È proprio vero ciò che dice Ulisse nel canto XXVI dell’Inferno: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza…”.
Quattordici preziosi libri di cultura locale
– La Banca Popolare Valconca negli ultimi 15 anni ha pubblicato 15 volumi di storia locale: arte, natura, cibo, storia, personaggi. Le preziose opere sono state curate da Pier Giorgio Pasini, uno tra i maggiori storici dell’arte della nostra provincia. Divulgatore attento, piacevole, sempre lontano dal cattedratismo, ha coinvolto belle menti provinciali: Loris Bagli, Oreste Delucca, Piero Meldini, Alessandro Sistri, Egidio Brigliadori, Agostino Pasquini, Angela Fontemaggi, Orietta Piolanti, Monica Barogi. Ecco tutti i titoli: “Arte in Valconca” (due volumi), “Archeologia in Valconca”, “Religiosità in Valconca”, “Arte ritrovata”, “Natura e paesaggio nella Valle del Conca”, “Cultura tradizionale nella Valle del Conca”, “L’uomo e l’ambiente in Valconca”, “La cultura del cibo tra Romagna e Marche”, “Il Crocifisso dell’Agina”, “Giustiano Villa”, “Francesco Rosaspina”, “Piero e i Malatesti”, “Emilio Filippini”.