IL FATTO
– Un bravo albergatore di Cattolica per ben ospitare i clienti, col macchinino elettrico, porta gli ospiti a zonzo. Una sera decide di fare un salto a Portoverde. Stupiti i forestieri esclamano: “Ma è un posto bellissimo. Non lo avremmo mai detto!”. E su questo posto bellissimo si è accesa nella città una animata e piacevole discussione. Il motivo è apparentemente marginale ma con un suo valore. L’amministrazione comunale ha messo sul piatto circa un milione di euro di arredo urbano da concretizzare in tre stralci.
Il primo di 300.000 euro dovrebbe partire dopo l’estate e riguarda, rispetto all’ingresso, la parte destra della darsena. Poi toccherà a quella sinistra, infine alla piazzetta Colombo, dove c’è parte del rimessaggio oggi.
Il motivo dell’accesa discussione è uno dei materiali dell’arredo urbano: il legno, con il quale dovrebbero essere fatti i vialetti delle passeggiate. Dice Antonio Magnani, il sindaco: “Dobbiamo fare delle visite per vedere dove c’è già, tipo Cattolica, Riccione. Mi sembra una buona scelta; anche se il fatto importante è intervenire nella vecchia darsena per darle un nuovo volto”.
A tuonare contro è Michele Laganà, consigliere comunale della “Tua Misano” e presidente del Club Nautico Misano Adriatico. Affetta tagliente come un rasoio: “Dove è stato messo il legno, dopo pochi anni si è stati costretti a sostituirlo. Con una pavimentazione classica si spenderebbe la metà e non si avrebbe da pentirsene. Ad esempio, una moto parcheggiata sul cavalletto potrebbe bucare il legno; nelle cui fessure poi si infiltra l’acqua e addio. Inoltre, il legno si impregna di qualsiasi macchia. A questo vanno aggiunti i costi di manutenzione. Invito tutti ad andare a vedere la nuova darsena di Cattolica e i relativi materiali”.
CURIOSITA’
Legno, quel precedente di viale Ceccarini
Sostituito dopo pochi anni
– Il legno ha un precedente forte sulla Riviera, risale all’arredo urbano di viale Ceccarini, quello passato alla piccola storia sotto il sindaco Terzo Pierani. Venne pavimentata il tratto della famosa strada davanti alla gelateria Nuovo Fiore. Venne chiamato alla posa un’esperta ditta dell’Alto Adige. Solo che il materiale assorbiva ogni tipo di sporco. Dopo pochi mesi era in condizioni pietose; i tecnici comunali lo cambiarono con le mattonelle dopo meno di una manata di anni.