– Pubblica utilità e trasparenza reciproca: tra istituto di credito e cittadino. E’ la missione del Credito Cooperativo di Gradara ancora una volta sottolineata con forza nel Bilancio sociale 2004 presentato lo scorso dicembre in occasione del vernissage del libro scritto dal professor Guido Paolucci, dal titolo “Gradara, Gabicce, Cattolica: luoghi e vicende del tempo passato fra battaglie finte e guerra vera”.
La pubblicazione del Bilancio si apre con la riflessione di Fausto Caldari, il presidente, e racconta il 4 febbraio del 2004, giornata contro l’usura, quando il vertice della Banca di Credito Cooperativo di Gradara fu ricevuto da Giovanni Paolo II, scomparso lo scorso aprile, nella sala delle udienze.
Disse in quell’occasione il pontefice: “L’infame realtà dell’usura è capace di strangolare la vita di molte persone. Occorre essere fedeli alla parola data, al giuramento, anche nel caso in cui ne seguono per noi conseguenze dannose ed infine, evitare ogni corruzione nella vita pubblica, altro impegno da saper praticare con rigore anche nel nostro tempo, un fenomeno preoccupante dai risvolti drammatici per tante famiglie”.
Alla riflessione di Caldari, segue quella di Guido Paolucci. Oncologo pediatrico di spessore umano e professionale, il cattolichino ha intitolato il suo intervento: “L’interattività dell’informazione quale strumento efficace per la valorizzazione dei contenuti”; parla del valore aggiunto della comunicazione multimediale.
L’intreccio interattivo è già praticato dalla Banca; i contenuti sono racchiusi nelle righe del Bilancio sociale 2004 e sintetizzabili ne “I valori hanno portato valori”. Quattro gli assi su cui si articolano le pagine: cenni di storia e struttura organizzativa; le attività della banca nei confronti dei portatori di interesse (soci, clienti, collaboratori, fornitori, comunità); il conto economico (il contributo che la banca fornisce nella creazione della ricchezza e nella sua distribuzione). Si chiude con la salvaguardia e la tutela dell’ambiente: il valore dei valori. Il Bilancio sociale, conservato, diventa uno spaccato di storia sociale.