– La forza della cultura ed un raffinato buon senso. Sono gli ingredienti della famiglia Pala, in Romagna (anzi a Tavoleto) dal ’69, per scelta di vita. La cultura la si deve alla madre. Era abbonata ad una serie di riviste cattoliche, che giravano attorno a “Famiglia Cristiana”. Dal padre, soprannominato “Piano”, le buone ragioni della civiltà contadina.
Un aneddoto raccontato da Dino Pala, sindaco a Montecolombo: “Quando ti comandava per un lavoretto e non lo facevi, lo portava a compimento egli stesso. Ci stavi male, che lezione di vita”.
La famiglia giunge a Tavoleto e si rimbocca le maniche: lavorare ma con intelligenza. Oggi, attraverso il marchio “Giunchiglia” sono leader nella produzione di prodotti caseari.
Dino Pala è un galantuomo. Autentico. Oltre al ruolo di sindaco, avere le idee, è stato anche un eccellente “impiegato” della macchina comunale di Montecolombo. In incognito. I cittadini andavano per un problemino e Pala li risolveva. Una volta uno, dopo aver sbrigato la faccenda, gli dice: “Che cosa devo fare per incontrare il sindaco?”. Risponde Pala: “Nulla. Il sindaco sono io”.
Liceo classico, Agraria, sposato, due figlie, solida cultura cattolica innestata su idee socialiste, prima di approdare nell’azienda del fratello Antonio Pala è stato il presidente della Confcoltivatori (oggi Cia, Confederazione italiana coltivatori) e nella Granarolo. Nell’associazione agricola ha assunto gente come Maurizio Temeroli (oggi segretario della Camera di Commercio), Sauro Sarti. Insomma, primi della classe
Eletto cinque anni fa in una coalizione di centrosinistra, un’indennità di carica di 980 euro per 12 mensilità, le voci affermano che sarebbe intenzionato a non ricandidarsi. E’ un autentico peccato. Ce ne vorrebbero, uno, cento, mille di Pala. Sono personaggi che fanno bene prima ai cittadini e poi alla politica, diventata sempre più un mercanteggiare, piuttosto che risolvere i problemi veri del cittadino.
A chi gli chiede perché lascia, risponde: “Anomalo anche in questo. Non è pensabile che io stia fuori dal lavoro per 10 anni: perdi esperienza, manualità, conoscenze, innovazioni tecniche. Io sono in aspettativa; per un anno ho lavorato e fatto il sindaco. Siccome sono del parere che le cose vanno fatte bene; dunque, o di qua , o di là. Ho scelto di fare il sindaco. In un Comune piccolo ci vuole più tempo ed impegno che in uno grande, dove la macchina è grande e ben organizzata”.
Cosa ha fatto in questi anni? “Credo che abbiamo fatto tanto, in ogni campo: lavori pubblici, sociale (istituito l’assistenza domiciliare agli anziani), strade (rifatto i tappetini a tutte le strade comunali), marciapiedi, illuminazione, impianti sportivi, sistemato il borgo del capoluogo”.
Che cosa le ha lasciato addosso l’esperienza?
“Fare il sindaco è molto diverso che fare il consigliere e l’assessore. Ci vuole una visione più ampia per comprendere i problemi. E bisogna essere il sindaco di tutto e non di qualcuno. Ci vuole una grande disponibilità e gioire ed arrabbiarsi sempre; se le cose ti scivolano addosso vuol dire che hai cambiato pelle. Ed io mi incazzo ancora”.
Si dice che la burocrazia uccida la macchina comunale, l’uomo quanto conta?
“Il 50 per cento. Il fattore umano negli uffici è fondamentale. E’ bello sentirsi dire dagli impiegati che cosa vuole e non lo mandi da un’altra parte”.
Come vorrebbe essere ricordato?
“Non mi sono arricchito; anzi mi sono impoverito e lo posso dire tranquillamente. Mi piacerebbe che i miei concittadini mi ricordassero come disponibile, aperto al dialogo; non certo legato al motore immobiliare, anche se nella mia legislatura c’è stato un grosso sviluppo urbanistico a Montecolombo”.
CURIOSISTA’
Tutti i sindaci dal ’45
– Montecolombo dal’46 ha avuto 11 sindaci.
1946 – Sebastiano Tonti
(giunta Dc, Pri, indipendenti)
1949 – Igino Clementoni (Dc).
1954 – Agostino Pelliccioni (Pri)
1958 – Antonio Ticchi (Dc).
1962 – Lino Magnani (Psi)
1966 – Lino Magnani (Psiup)
1972 – Orazio Genghini (Dc)
1978 – Primo Giovanetti (Psi)
1983 – Ernesto Bacchiocchi (Dc)
1988 – Pier Paolo Piccari (Dc).
1993 – Eugenio Fiorini (Pds)
1997 – Eugenio Fiorini (Ds)
2001 – Dino Pala (Ulivo)