– “Miravigliosamente Mirò – Opere grafiche dal 1948 al 1971” è il titolo della mostra inaugurata il 15 aprile scorso a Gradara presso Palazzo Rubini Vesin (chiusura 4 novembre). Sono ospitate circa 120 opere grafiche del periodo 1948-1971.
Promossa dall’amministrazione comunale di Gradara, dalla Regione Marche e dalla Provincia di Pesaro-Urbino, con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali e della Presidenza della Camera dei Deputati, il grande appuntamento, degno di una capitale, è un’idea di Andrea De Crescentini, presidente di Gradara Innova. Il giorno dell’inaugurazione tra i tanti ospiti anche Umberto Paolucci, presidente dell’Enit (Ente nazionale del turismo), nonché con casa sulle colline di Gradara.
Il viaggio che ti guida nei colori dell’orto della mente, inizia con le parole dell’artista che racconta la sua inesausta ricerca, la scintilla del processo creativo, il rapporto con la materia: racconto affascinante, accompagnato dalla proiezione di immagini video che tracciano un inedito rapporto tra il territorio di Gradara e l’opera di Mirò. Dà voce, anima, cuore, al messaggio di Mirò, la calda voce di Giuliano Volpinari.
L’alto valore culturale dell’iniziativa dimostra non solo il felice connubio tra cultura e turismo, ma la possibilità di organizzare eventi culturali significativi anche da parte di piccoli comuni.
Considerazioni sottolineate in particolare dal sindaco di Gradara, Franca Foronchi: “… La visita a questa bellissima collezione è l’occasione per immergersi nella magica atmosfera medioevale-rinascimentale che Gradara con il suo borgo e la sua Rocca offre ogni tempo. Ne risulta un intrigante connubio tra momenti storici, artistici e culturali profondamente diversi, che ognuno vivrà a suo modo e saprà cogliere con la propria sensibilità”.
Le motivazioni della mostra vengono approfondite dall’organizzatore, Andrea De Crescentini, presidente di Gradara Innova: “La mostra dell’artista catalano Joan Mirò, pur mantenendo inscindibile il legame tra il borgo di Gradara e la Rocca di Paolo e Francesca, rappresenta un evento importante per diversi aspetti: costituisce un valore aggiunto per i turisti che nel periodo da aprile a ottobre visitano Gradara, ne aumenta il valore culturale con una mostra di arte contemporanea di grande rilievo e rende fruibile il Palazzo Rubini Vesin, antica e prestigiosa dimora storica, anche ai Gradaresi”.
“Questa scelta – continua De Crescentini – è nata dal fatto che Mirò, artista semplice ma complesso nelle sue opere, rappresenta uno degli artisti più ludici del Novecento, per il quale ‘creare è gioco’, è fare giardinaggio. Cioè ispirarsi alla magia della natura”.