– Per Giuseppe Badioli l’imbrunire riserva un quarto d’ora di luce magica. Momenti in cui tutto è più nitido, vitreo e cristallino. Ed è questo il suo terreno di racconto utilizzando l’apparecchio fotografico.
Le sue istantanee cattolichine sono cartoline piacevoli; con il colore del cielo protagonista. Un turista gli ha vergato nel quaderno degli ospiti: “Complimenti per la ricercatezza, per il colore”. Forse il messaggio più bello giunge da un cattolichino che visita la sua mostra a Gradara, Palazzo Zanvetteri, dal 31 luglio al 12 agosto scorso: “Foto bellissime; questi posti li vedo tutti i giorni ma senza fermarmi troppo ad ammirare; queste foto mi emozionano come se li avessi visti per la prima volta. E con gli occhi del turista”.
La sua mostra, dal titolo “Piccolo percorso malatestiano”, ha fatto tappa a Montefiore, nell’elegante Sala degli Archi, lo scorso ottobre, all’interno degli eventi legati alla Sagra della Castagna. Una quarantina di immagini in grande formato sui borghi costruiti dai Malatesta. Cattolica presente con la Torre Malatestiana (oggi detta Villa Silvia).
Giuseppe Badioli ha iniziato a cliccare nel lontano ’66, in Germania, dove lavorava. Sposato, due figli, fino a 30 anni ha girato in lungo e in largo l’Europa, sempre per lavoro. Della sua passione, afferma: “Mi piacciono i notturni; ci sono atmosfere, giochi di luci che il giorno dissipa. Poi c’è quel quarto d’ora sul far della sera che esalta la bellezza dei luoghi”. Nel 2001 il poster promozionale di Gradara portava la sua firma. Il suo sogno: fare una mostra a Cattolica.