SOLIDARIETA’
Tutto nacque con un documentario sull’Africa ed alla piccola figlia Sofia: “Babbo possiamo fare qualcosa?”. La prima volta pensava a 1.000 euro; finora oltre 40.000 euro
– Gocce d’acqua nel becco del colibrì su un grande incendio sono molto utili. Lo racconta un’antica fiaba africana. Anche se all’apparenza sembrano perfettamente insignificanti; un po’ vedere come un vecchio mettere a dimora nella terra un ulivo o una quercia: non ne assaggerà mai il sapore e non sosterà mai all’ombra.
Mauro Ciaroni ha lo spirito un colibrì. Persona di una magia travolgente; quello che fa è genuino: parte dal cuore e lo si legge negli occhi. Il 23 novembre, a Pesaro, ristorante “Oasi di San Nicola” ha chiamato a raccolta gli amici per l’ennesima cena di beneficenza. La somma sarà destinata a tre centri africani: due orfanotrofi (Mali e Uganda) e un ospedale per partorienti (Zambia, dove da anni si dedica Marzio, il parroco di Misano Adriatico).
Misanese doc, l’appuntamento è a Pesaro, dove Mauro da anni lavora con molto successo. E’ considerato tra i maggiori parrucchieri della città. Grazie alla naturale capacità di farsi voler bene, vanta belle e sincere amicizie. Nella cena ha coinvolto una serie di fornitori che agevoleranno il compito: Banca dell’Adriatico, Silvano Martinotti, Cantina la Morciola, Galleria Cappellini, Ottica Sacher, Agenzia Viaggi Enterprise, Macelleria Umberto Crescentini, Scuola di Tango Pasquale e Fabaina, Casicci Frutta e Verdura, Tomato Abbigliamento (tutti di Pesaro) e la Legacoop della provincia di Rimini.
Il volo di Mauro inizia alcuni anni fa. Guardano un documentario sull’Africa. La figlia, Sofia, dice: “Babbo che cosa possiamo fare?”. Parte la prima raccolta: “Il progetto Sofia”. Era sua intenzione di giungere a 1.000 euro; furono oltre 7.000 (ad oggi, in totale, oltre 40.000 euro). Da allora ha dato il “la” a molte iniziative simili: tutte con generoso successo. Mauro Ciaroni ha fatto proprio una piccola preghiera di madre Teresa di Calcutta: “Possiamo fare tutti qualcosa di piccolo con grande amore”.