– Il mastodontico che riesce a volare con la leggerezza di un uccello, contrapposto alla pesantezza di una piuma; quest’ultima cade, l’altro solca libero i venti. Lo scultore montefiorese Umberto Corsucci ha vinto il concorso a tema libero del Comune di Lomaso (provincia di Trento). Bisognava presentare un monumento da collocare davanti alla nuova caserma. L’artista romagnolo ha interpretato a suo modo il fregio dell’Arma: la fiamma. La scultura di bronzo, è alta quasi cinque metri; ed è un chiaroscuro di forme e linee, di pieni e vuoti, di arrivi e partenze. Dalla terra si innalza un parallelepipedo, sul quale è appoggiato una sfera, a sua volta sormontata da volute pettinate dal vento: leggere e forti come un canneto in mezzo alla tempesta. La forza di piegarsi agli eventi e la sensibilità di riappropriarsi del proprio ruolo, con dignità. Sempre senza tentennamenti.
Il monumento trentino è soltanto l’ultimo di una lunga serie. Ne ha prodotti una trentina; molti si trovano nella provincia di Rimini: Morciano (la Bottiglia di Boccioni nella parte vecchia e il burbero padre Pio sulla panoramica), San Clemente (davanti al palazzo comunale), Carpegna, Saludecio, Montalbano (San Giovanni in Marignano), Tarcento (a memoria del terremoto del Friuli), Rubano (opera al lavoro).
Bottega a San Clemente, Umberto Corsucci è salito a Montefiore una decina di anni fa. Il suo laboratorio-bottega si trova a Montemaggiore, da dove si domina uno dei panorami più belli della Romagna; largo da Gabicce Mare fin oltre Ravenna, con dentro lo splendore e gli affronti alla Valconca. E Montemaggiore è al centro di un ambizioso progetto di Corsucci. Ne vuole fare un parco dell’arte. Sul cucuzzolo, Corsucci possiede circa tre ettari di terra che vuol punteggiare da sculture di artisti noti e da giovani promettenti. I lavori sono già ad un buon punto. Presto verranno collocate sette monumenti; tre di artisti famosi: Lorenzo Sguanci, Tito, il romeno Panaitechifu. Nell’officina dagli odori rinascimentali, Corsucci dal ’99 accoglie scolaresche degli istituti d’arte che fanno scultura, apprendendo l’arte della cera persa, quella dei Greci e dei Romani. Sempre per restare nell’accademico, da alcuni anni il montefiorese organizza per privati fine settimana d’arte: un turismo per gli appassionati del cesello. Sono giunti perfino dalla Spagna e dalla Germania.