…Le mani in pasta di Danilo – Danilo Ottaviani, da una trentina d’anni grande animatore del potere politico morcianese, è anche uno dei protagonisti di un cenacolo di amici che con la precisione e la forza di un metronomo si ritrovano a fare quattro chiacchiere davanti ad un piatto di prelibatezze. L’ultima è stata tenuta lo scorso 16 gennaio all'”Orient Express” di Pianventena. Con quel tono di voce tenorile e atteggiamento da attore, Danilo Ottaviani ha recitato, parlando del cognome Ghigi: “Mi piacerebbe essere un Ghigi. Sentite come suona: Ghiiii-gi, Ghiiiiii-gi. Sentite come riempie la bocca”. Della partita fa parte anche Fiorenzo Mancini. La sua mente è stata lesta e brillante, dal cilindro della mente ha tirato fuori: “Non ti chiamerai Ghigi, ma le mani in pasta le hai sempre!”. Una risata bellissima. Erano presenti anche: Piero Antonioli, Bruno Amadei, Gianni e Carlo Ghigi, Ottaviani (per tutti Bill), Paolo Paolini, Sergio Genghini, Paolo Giannini, Gino Masini, Nando Cappai, Leonida Mancini e Bertino Montanari. La serata è servita per un saluto affettuoso a Bertino, che ai primi di febbraio si è sottoposto ad un importante quanto delicato intervento chirurgico a Milano.
…Povera vecchina – Era giovedì 1 febbraio, giorno di mercato, più o meno le 13, con i giornali tristemente inzuppati del litigio familiare della coppia Berlusconi, una nonnina intabarrata in un cappotto nero, berretto di lana in testa, con il bastone, attraversa via Marconi, all’altezza tra il bel negozio di Pironi e l’alimentari gli Antichi Sapori. Ha un andare lento e traballante, quattro automobili quattro, a velocità sostenuta, le fanno zig zag intorno come fosse un birillo da evitare. Nessuno ha avuto il buon senso di fermarsi per concederle la civile precedenza. Che tempi, che costumi, avrebbero detto i Romani. Forse è successo perché si era entrati nel mese di Carnevale?
…Creativo e irriverente – Massimo Pazzaglini, uomo intelligente, gran fiuto commerciale, ha fatto della creatività e dell’irriverenza i suoi ingredienti di vita. E’ di certo l’ambulante più conosciuto della Romagna; vende merce militare e di tendenza. Per attirare l’attenzione, col sorriso e il vocione, ne combina di tutti i colori. L’ultima trovata una berretta simil marinaio, con uno slogan rubato ai poppanti. E lui ride.