…San Gregorio, si paga? – E’ solo una voce, ma fa già discutere. Parte del governo di Morciano vorrebbe introdurre il biglietto per gli ingressi agli spettacoli in programma durante la Fiera di San gregorio edizione 2008. Sembra che l’assessore alla Fiera e agli Eventi Danilo Ottaviani sia di parere contrario. A conti fatti, il biglietto non è un affare anche pensando al fatto che le manifestazioni sono nate per fare arrivare visitatori agli stand del padiglione fieristico. Argomentazioni contro il biglietto. Nel tendone ci sono 300 posti; ingresso a 5 euro l’uno, sono 1.500 euro. Alla somma vanno depennati i costi dell’addetto alla cassa, la Siae e altre piccolezze. Dunque, il Comune avrebbe poco margine, col risultato di allontanare i curiosi, che poi vanno a gironzolare per gli stand delle ditte espositrici. L’ex sindaco Bertino Montanari, che iniziò le serate degli spettacoli, 20 anni fa, quando era assessore alla Fiera, è contrario al biglietto.
…Portici, panche comode – “Sotto il loggiato comunale i pensionati morcianesi non chiedono né poltrone, né divani, solo panche decenti dove ci si possa appoggiare la schiena e non solo il sedere. Anziani si diventa tutti, chiediamo un po’ più di considerazione”. La richiesta è di un manipolo di pensionati.
…Pd, vota anche il sindaco – Il sindaco di Morciano Giorgio Ciotti ha votato per la costituzione del Pd lo scorso 14 ottobre. Area culturale della Margherita, dal ’99 guida una giunta di centrodestra, con qualche pennellata di rosso, come l’assessore Silvano Soprani, una persona stimabile. Voci politiche autorevoli affermano che Ciotti avrebbe proposto di scaricare gli assessori di Forza Italia ed An prima del 14 ottobre. I Ds di Morciano hanno risposto: “No, grazie!”. Eventualmente possono votare insieme pezzi di futuro della città: Ghigi, Unione della Valconca, Prg di vallata… Ciotti è in grande imbarazzo politico; riuscirà a salvare capra e cavoli?
…Ghigi, acque stagnanti – Si dice che gli imprenditori odino le acque stagnanti; sono un cattivo segno per il futuro. L’intricata matassa della questione Ghigi è sempre più intricata. Più il tempo scorre e più è arduo dipanarla. Allo stato (primi di novembre 2007) è tutto fermo. Ferma la proprietà sull’attuazione del Pru (Piano di riqualificazione urbana): trasferimento a Sant’Andrea (in ritardo di 2 anni), il tirare su un po’ di cemento nell’ex stabilimento, ferma la volontà della cooperativa repubblicana di vendere. I contadini affermavano di non rimandare al domani ciò che si può fare oggi. Ma tutto questo a chi giova?