– Uno dei primi Comuni d´Italia ad installare un impianto per telegestione e telecontrollo dell´illuminazione pubblica che permette notevoli risparmi di energia è stato Gradara per merito dell´allora sindaco Sorbini: in pochi anni l´impianto era stato ripagato con il risparmio energetico ottenuto.
Attualmente l´impianto non funziona più, cosa sia successo non si sa. Il tecnico Comunale, che lavora contemporaneamente per tre Comuni, non sa dare spiegazioni. A suo dire, per ripararlo occorrono troppi soldi e ha già sottomano una soluzione migliore.
Cattolica, San Giovanni (che ha installato 800 lampioni) e tanti altri comuni italiani ed esteri si sono dotati dello stesso sistema per risparmiare e Pesaro lo sta adottando in questi giorni, ma il tecnico comunale non è d´accordo, vuole stupirci con altre soluzioni.
Vorrei essere edotta anch´io dei motivi tecnici per cui non è d´accordo, visto che come contribuente concorro a pagargli lo stipendio. Vorrei sapere in cifre e non in chiacchiere, quanto si risparmia con il suo modo di operare, e quanto costa ripristinare il sistema di telecontrollo. Vorrei sapere anche chi non ha effettuato la manutenzione e che fine hanno fatto i componenti elettronici che registrano il funzionamento dell´impianto e danno indicazioni in tempo reale su cosa riparare, se è stato riparato bene e quanto tempo si è impiegato (forse tutto questo è scomodo?).
Tali componenti sono stati rimossi e l´impianto non è più telecontrollabile a distanza: a mio avviso in quattro anni è stato arrecato un danno economico notevole, pertanto deve essere avviata un´indagine per sapere chi li ha rimossi, risalendo alle date delle riparazioni dato che sono state pagate.
Chi ha ragione va premiato e chi ha sbagliato no: noi cittadini di Gradara paghiamo “con soldi buoni”.
Patrizia Mascarucci.