– Montegridolfo ricorda la sua liberazione, che potrebbe essere assunta a momento simbolico per tutta la provincia di Rimini. Il 31 agosto del 1944: è una data storica per gli abitanti del più piccolo comune del Riminese: la liberazione dalla guerra.
Per non dimenticare una data così importante, domenica 2 settembre si è svolta nel borgo “Ricordi di guerra a Montegridolfo”.
Ricco il programma della giornata che alternernato momenti di gioco con altri di grande intensità.
Dalle ore 10, in mostra i modelli di mezzi militari prodotti da Paolo Amicizia, appassionato collezionista. Alle 16.30, la caccia al tesoro, che si è concluso alle 18 con la premiazione.
Alle 19 in piazza del Castello, offerta una cena-buffet con un menù che ricorda i tempi della miseria: pimpinella, bruschetta, zuppe di ceci e di fagioli e squisiti dolci.
A conclusione della giornata, alle 21, nel teatro all’aperto, presentato lo spettacolo “Tutto Kaputt!”, interpretato da Nicoletta Magalotti, affermata artista, meglio con il nome d’arte NicoNote. Il titolo dello spettacolo, di grande effetto emotivo, prende spunto da una frase detta da un soldato mentre si ritirava dopo il combattimento di Montegridolfo. I testi sono liberamente tratti da brani di poeti e da testimonianze di civili e reduci.
Museo Linea dei Goti
A Montegridolfo ha sede il Museo della Linea dei Goti; venne inaugurato il 29 settembre del 2002. Dietro c’è il sapiente lavoro di Terzo Maffei, un signore di Montegridolfo che ha sempre lavorato a Milano, con molto successo.
Pensato nell’85, il museo della Linea Gotica raccoglie cimeli e documenti a ricordo del passaggio del fronte. Oltre alla sezione riservata ai cimeli della guerra e alle fotografie – sezione che è solitamente ben rappresentata in altri musei – anche una sezione culturale specificamente dedicata alla propaganda e alla stampa del periodo 1943-’45. Poiché queste rappresentano armi efficaci per il sostegno dell’azione militare vera e propria.
Da sottolineare che i cimeli sono stati concessi da cittadini ed ex cittadini di Montegridolfo e di comuni confinanti, cimeli che questa gente ha custodito per oltre mezzo secolo quali ricordi del passaggio del fronte.
Per quanto riguarda il materiale “stampa e propaganda”, presentato nella seconda sezione, questo proviene dalla raccolta Maffei.
Prima sezione
Al centro è posto un plastico (opera dei coniugi Casoli) che consente di calarsi con un colpo d’occhio nella realtà della battaglia per la conquista di Montegridolfo. In vetrinette sono raccolti vari cimeli – schegge, spolette, elmetti, maschere antigas e altri – mentre sui tavoli sono disposti bossoli, contenitori per proiettili, cassette metalliche, badili ecc. Segnaliamo un grande rotolo di filo spinato tedesco integro, una scatola per sigarette Virginia, un badiletto personale inglese, nonché un tavolo della mensa della Todt.
In un gruppo di bacheche viene esposto un vasto repertorio fotografico con soldati, armi e mezzi militari. Vi è anche la ben nota fotografia che ritrae di spalle il premier Churchill mentre osserva la Linea dei Goti da breve distanza.
Seconda sezione
Al centro sono esposti su un tavolo alcuni modelli di armi e mezzi militari, inglesi e tedeschi, della collezione Malizia; un caccia inglese Spitfire è mostrato in azione di attacco, scena ancora viva nel ricordo della gente di Montegridolfo.
In una lunga serie di bacheche appese alle pareti sono esposti giornali e stampati di propaganda, pezzi estratti fra i più significativi di una vasta raccolta, relativamente al periodo 1943-45. Con sintetiche didascalie viene segnalato quello che dicono e quello che non dicono.