– Niente. Il 25 aprile, Festa della Liberazione, è stata persa un’altra occasione per misurarsi con la profondità del silenzio. La causa è stata la celebrazione pubblica che ricorda la fine dell’occupazione italiana dai tedeschi avvenuta il 25 aprile del 1945.
Rifondazione comunista aveva portato le proprie bandiere, contestate da Aldo Sampaolo, consigliere comunale. I dirigenti di Rifondazione di Coriano hanno preso carta e penna e scritto al sindaco di Coriano, Luigina Matricardi.
“L’ignobile episodio occorso ieri durante le celebrazioni cittadine del 62° anniversario della Liberazione quando, durante la prima tappa delle stesse presso il monumento del capoluogo ai Caduti, il Consigliere Comunale Aldo Sampaolo (che certamente non onora così facendo la propria carica istituzionale) ha sbraitato scompostamente contro la presenza alla cerimonia della nostra bandiera di partito, forse si commenta da sé”.
“Ci meraviglia e ci preoccupa – continua la lettera – che né il primo cittadino (in quanto massima autorità cittadina e organizzatore dell’evento) né gli ufficiali di pubblica sicurezza (nell’espletamento delle loro funzioni) presenti all’accaduto abbiano avvertito la doverosa necessità di intervenire nei confronti del fellone affinché cessasse e/o non reiterasse comportamenti che non possono oggettivamente non essere definiti (in un contesto di ordine pubblico) altro che ‘schiamazzi disturbanti una pubblica cerimonia’. Viceversa un paio di assessori (ma di sicuro non le organizzazioni partigiane e combattentistiche compresenti alla cerimonia, anzi) hanno subito la sensibilità di veicolare a noi l’opportunità di dimostrarci comprensivi e concilianti”.
Ma Sampaolo non poteva portarsi le proprie bandiere?