– Se la Ducati, con le sue 40.000 moto l’anno, un capannoncino nei confronti dei colossi giapponesi, che vince rappresenta l’organizzazione e la forza creativa del Made in Italy, il Vft (Valerio family team) di San Clemente rappresenta uno degli ultimi, se non l’ultimo, frammenti di romanticismo nel motomondiale, fatto di case madri, organizzazione, vendite, soldi. Invece, Menghi è di là i soldi e di qua la passione e la mitica tenda.
L’ultimo atto si è celebrato lo scorso due settembre nella tappa misanese del MotoGp. Omar Menghi, 32 anni, grazie ad una wild card (un invitato), ha gareggiato nella 250; 18° al traguardo e ancora più rimpianti.
La sua Aprilia, la sua organizzazione, è molto artigianale, molto appassionata, non meno che attenta ai dettagli ed alla bellezza nel fare le cose. Per il sanclementese era la terza prova dopo il Mugello nel 2006 (16°) e quest’anno (falciato da un altro corridore).
Aprilia privata, il meccanico è Valerio, il babbo. Ancora giovane e appassionatissimo, i capelli bianchi anzitempo ma esibiti con civetteria, passa le sue serate, le sue domeniche mattina nell’attrezzata officina di casa: lima con precisione monacale, mette in fase con la cadenza di un metronomo, rassetta con la meticolosità di una massaia.
Con il camion, allestito in proprio, adibito a officina e caravan solca le strade d’Europa per il campionato continentale (al momento Omar occupa la quarta piazza).
Dunque il 2 settembre si è celebrata una giornata da raccontare a figli e nipotini: un sanclementese al mondiale non è proprio l’usualità. Per l’occasione, il Vft ha lasciato il proprio segno: cuore e fantasia. Ha preparato un centinaio di ‘divise’ per i tifosi: maglietta blu e cappellini bianchi. Sulla maglietta, davanti, recava la scritta con le tinte del tricolore: Menghi, “64” e Vft Racing 250. Sul retro, sempre col caro tricolore, su tre righe: Io ci sono – Omar – Po’ a vidèm. L’idea è venuta a Giuseppe, Pesaro, “artista” di carene, comprese quelle dei miti. Tricolore anche la moto in gara.
Le ‘divise’ sono state indossate dai fan, capeggiati dalla combriccola del bar-pizzeria-ristorante “Risorgimento” di Morciano, il locale frequentato da Omar e Federica, la morosa. Per la sua giornata sono giunti a Misano perfino da Trento: Giuseppe, Beatrice, Mattia.
Forse grazie all’hospitality tutta romagnola del Vft non si è mai mangiato meglio nel paddok del Santanonica. Dietro i fornelli: Gabriella (la madre) e Luigi (futuro suocero), con la Chef Pronto Service (lo sponsor) che ha regalato il pesce, che fa tanto profumo e allegria di Romagna.
Omar ha 32 anni ed una dozzina d’anni di corse, vittorie, sconfitte, dissimulate da sorrisi e simpatia travolgente. Dall’anno prossimo, le wild card possono essere concesse soltanto ai ragazzi sotto i 28 anni. Omar e il Vft, la bellezza del romanticismo in salsa romagnola, grazie alla passione e a tanti amici come sponsor hanno scritto una pagina di motociclisimo color seppia.