POLITICA E ECONOMIA
– Secco. Pungente. Senza tante parole a giro. “I segretari dei partiti misanesi, Democratici di sinistra, Margherita, Partito dei Comunisti italiani, Socialisti per Misano e Verdi, comunicano alla cittadinanza, la loro ferma opposizione all’ubicazione del nuovo Iper da via Berlinguer a via Puglia”. Continua la fermezza: “Le ragioni della nostra contrarietà allo spostamento sono: commerciali, di viabilità e sicurezza stradale. Essendo la nuova struttura ubicata in una zona confinante con il Comune di Misano, riteniamo corretto che la Provincia prima di accettare la richiesta di spostamento e di attuare il nuovo Ptcp (Piano territoruiale di coordinamente provinciale) apra un tavolo di discussione con i Comuni direttamente interessati e coinvolti dalla costruzione del nuovo centro commerciale”.
La posizione del problema. Da anni la Coop detiene la licenza per aprire un supermercato a Riccione, in via Berlinguer (zona casello autostradale), su un terreno acquistato dai supermercati Angelini. Qui poteva aprire una struttura di 2.500 metri quadrati, più dei negozi. Ma per una serie di interessi, negozianti riccionesi in testa, l’apertura del centro commerciale non è mai avvenuta. Ora, il Comune di Riccione nel suo Piano strutturale comunale (la propria legge sullo sviluppo del territorio) ha previsto la possibilità che alle Fontanelle (su via Puglie) e il Villaggio Argentina (territorio di Misano) è possibile insediare un iper da 10.000 metri quadrati: quasi la metà (4.500 metri ad alimentare), il resto a negozi e a servizi. Mentre nell’area di via Berlinguer si possono tirar su appartamenti.
La struttura alle Fontanelle va a pesare sugli equilibri viari e commerciali di Misano e della Valconca; tra questi il supermercato Conad di Misano. Il Conad misanese è una struttura eonomica matura. Ha un giro di 40 milioni di ricavi, 150 addetti e 6 punti vendita (due dei quali a Pesaro). Giorgio Cecchini, ne è il direttore. Mente lucida, intelligente, afferma: “Non si cambiano in questo modo le carte in tavola. Il Piano commerciale provinciale del commercio è stato firmato da tutti i sindaci della provincia e tutti i sindaci dovrebbero votare il nuovo piano. Con quest’operazione, il Comune di Riccione si tiene tutti gli introiti, mentre i disagi e i problemi vengono scaricati sui territori confinanti. E’ giusto? Quello riccionese la trovo un atto dissennato che ha cambiato le carte in tavola”.
INTERVENTI
La Valconca dice no
– La Valconca dice no all’Ipercoop alle Fontanelle. I Comuni di Morciano e San Clemente hanno preso posizioni ufficiali. Morciano ha portato lo spostamento in Consiglio comunale con uno specifica discussione.
Si legge nella delibera morcianese: “La giunta comunale a farsi portavoce in tutte le sedi del grave disagio che la struttura spostata in viale Puglia creerebbe al nostro territorio in termini di viabilità e attività commerciali, e di adoperarsi in ogni sede amministrativa per evitare che lo spostamento avvenga”.