…Castellani, le dimissioni – Hanno un sapore amaro le dimissioni di Bruno Castellani, persona seria, dagli ottimi rapporti umani e obbediente al volere di Imola. Scongiurate le dimissioni a metà legislatura, quando tutti, amici nemici e semplici conoscenti lo indicavano come anello debole della rappresentanza Ds in giunta, e quindi sacrificabile per fare posto a qualcuno di importante, si è trovato a dare le dimissioni a ciel sereno, anche se il sindaco ha giurato e spergiurato che da tempo il fedele Bruno spingeva per le dimissioni; al suo posto è subentrato il prossimo candidato a sindaco Fabio Galli, anch’egli persona seria e stimata, con delega importanti, Bilancio, Attività economiche e Sanità. Si spera che con questa mossa i Ds abbiano definitivamente tagliato la testa al toro sul totosindaco, anche se la corsa sarà lunga.
…Ortalli, Vichi, Pironi – Cominciano anche a Riccione le grandi manovre all’interno del non ancora nato Partito democratico; l’occasione è data dalla corsa per il prossimo sindaco. Oltre al già lanciato Fabio Galli, sostenuto da buona parte dei giovani diessini e (all’apparenza) anche da Imola, c’è in corsa anche Massimo Pironi, fortemente voluto alla presidenza della Polisportiva proprio da Imola. Sembra che la candidatura di Pironi possa essere sostenuta da una parte dell’attuale Margherita che si costituirà in apposita corrente all’interno del Partito democratico; visti a colloquio fitto fitto le grandi menti della Margherita, Ortalli e Vichi, insieme a Pironi. Stavano forse parlando di fare i Mondiali Master di atletica che si terranno a Riccione in settembre, o forse di come lanciare Pironi contro il treno in corsa Fabio Galli? Di certo è che per ora il nuovo Partito democratico sta assumendo i vizi e le virtù dei vecchi democristiani: spirito di Berlinguer, aiuto!!!
…Che manifesto è? – Al manifesto per Rimini Turismo realizzato dall’artista Pablo Echaurren, è stato affidata l’immagine che nel 2007 identificherà i materiali turistici di Rimini. Nel sito di Rimini Turismo l’autore ha spiegato così la filosofia che ha seguito per comporre la sua immagine di Rimini: “Il delfino è il mare. Il mare è il delfino. Non si scappa. E Rimini è località marina per antonomasia. Ergo, il delfino è Rimini. E viceversa. Simboli simbiotici. Il delfino è il giocoliere del mare, l’acrobata acquatico, l’interprete principe delle sculture liquide, delle fontane barocche, di Giovan Lorenzo Bernini. E Bernini è Roma. Roma-Rimini? Fellini!” A Riccione, quando hanno visto i manifesti hanno pensato “che manifesto è, non si capisce una mazza, ma se mettevano due tette e un culo non era meglio?