– “A San Giovanni cerchi una cosa? E’ sufficiente chiederlo. C’è tutto”. L’uscita che dà il senso del dinamismo e professionalità dei marignanesi è di Mauro (per gli amici Mimmo) Landi, da tre anni presidente della Pro Loco. Landi ha potuto verificare il genio artigianale dei suoi concittadini nelle occasioni in cui l’associazione organizza degli eventi.
Centoventi iscritti, fondata nel ’92, la Pro Loco marignanese presenta una stagione come non mai; ha in cartellone una marea di manifestazioni. Per ogni gusto: bambini, ragazzi, adulti alla moda, adulti vintage, anziani.
“Siamo una Pro Loco – afferma Landi – che lavora per il luogo. Va ad incidere sulle persone e quello che rappresentano. E attraverso le manifestazioni che mettiamo in campo che si cerca di crescere da un punto di vista turistico, come in quello culturale. Cerchiamo di fare ricerca storica, di recuperare la memoria della nostra gente. Le ricerche poi hanno delle ricadute sulle iniziative che andiamo a prendere”.
La forza della Pro Loco è che ogni iniziativa ha un gruppo di lavoro ed ogni iniziativa ha un coordinatore. Gli eventi non vengono calati dall’alta, ma partono dalle passioni; così hanno la forza di coinvolgere il paese.
Un esempio forte e che caratterizzerà tutto il 2008 e non solo, lo firma Daniele Donati, il quale insieme agli amici ha realizzato il suo sogno. Da sempre è appassionato delle “Orme”, una band di qualità molto gettonata negli anni addietro. Donati, insieme ad un gruppo di amici, una trentina, in collaborazione con la Pro Loco, con il Comune e l’istituzione “La porta della Valconca”, sta organizzando il concerto che si terrà il 25 luglio. Ingresso gratuito, come gruppo accompagnatore ci saranno i marignanesi “Ice Green”. In gran parte il concerto verrà pagato dagli amici che hanno messo sul piatto una cifra non proprio disprezzabile.
Oltre a partecipare in maniera attiva ad una valanga di appuntamenti, dalla Notte delle Streghe al Carnevale, la Pro Loco è anche solidarietà. Otto famiglie, ad esempio, hanno ospitato 8 ragazzi meno fortunati.