Ricovero, dopo 6 anni si apre
IL FATTO
Su un piano 2.605 metri quadrati, intorno 7.000 metri di parco, è capace di ospitare 40 nonni, più altri 20 come centro diurno. E’ forse una delle poche cose buone costruite dall’Unione
– Non è stata finita ed abbandonata due anni fa la residenza per gli anziani, come la voce popolare morcianese affermava. E non aveva tutti i torti, dall’esterno la bella struttura sembrava terminata. Gli ultimi collaudi agli impianti tecnici sono stati effettuati poche decine di giorni fa. Dovrebbe aprire i battenti il prossimo 1° settembre. La gara di appalto per la gestione è stata vinta dalla Cooperativva 45 di Reggio Emilia, che già sovrintende alla residenza di Cattolica. Pagherà all’Unione dei Comuni un affitto di 140.000 euro l’anno; la durata della concessione è di 12 anni.
“Famigerata”. “Tele di Penelope” (tanto per scomodare la consorte di Ulisse). Così da più parti è stata denominata la casa di riposo degli anziani, che forse è una tra le poche cose di buono partorito dall’Unione dei Comuni della Valconca.
La prima pietra per la residenza venne posata nel 2002. E’ costata 3,3 milioni di euro, per una superficie di 2.605 metri quadrati. Così ripartiti: 2,350 milioni di euro dallo Stato, 123.000 dalla Regione e 870.000 dall’Unione dei Comuni). La ditta romana che vinse la gara di appalto con un forte ribasso, è entrata in contenzioso con l’ente, chiedendo più soldi: 1,250 milioni di euro. La commisione incaricata di derimire la disputa invece ha dato ragione alla ditta ma soltanto per 70.000 euro. Ma dato il ritardo nella consegna dei lavori deve essere l’azienda romana a scucire dalle tasche 140.000 euro.
Nonostante il difficile parto la struttura è bella. Su un solo piano, attorno tanto verde