SOCIALE
Costituito da tre corpi di fabbrica, si eleva su due-tre e quattro piani, per una superficie di 1.065 metri quadrati
– Nobile semplicità e quieta grandezza. Così si presenta la nuova sede sociale della Banca di Credito Cooperativo di Gradara; l’edificio si trova all’ingresso del borgo di Gradara, nei due angoli prima della torre dell’orologio e sarà inaugurato il 7 settembre. Ecco la nuova sede nel racconto di Fausto Caldari, presidente della Bcc di Gradara.
– Un vecchio mattone in cotto con inciso “1804”, evidenzia la data di un precedente presunto restauro.
Non sono stati trovati altri elementi che indichino con certezza le origini di Palazzo Gradari Antonioli, che risulta tuttavia fra gli edifici più importanti e caratteristici del centro storico.
Gravemente danneggiato nel periodo bellico e completamente abbandonato negli anni ’60, fu acquistato dalla Banca di Credito Cooperativo di Gradara nell’agosto del 2003, per destinarlo a servizi bancari e di rappresentanza.
In precedenza fu adibito a casa padronale, farmacia e locale commerciale.
I lavori di restauro progettati e diretti dall’ingegner Giovanni Sangiorgi, iniziati nel 2004, sono terminati nell’estate 2008 ed hanno riguardato, prevalentemente il consolidamento delle fondazioni, il recupero delle strutture portanti verticali ed orizzontali, la riorganizzazione distributiva degli ambienti, il loro risanamento igienico sanitario, la dotazione di servizi, la realizzazione di tutti gli impianti tecnologici, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la completata sostituzione del tetto di copertura, il recupero delle facciate principali a vista.
E’ costituito da tre corpi di fabbrica.
Si eleva su due, tre e quattro piani; ha una superficie complessiva di mq 1065, per un volume totale di mc 3350.
La distribuzione degli ambienti e la conservazione dell’impatto architettonico ed urbanistico, hanno determinato l’esigenza del mantenimento delle bucature esistenti sui prospetti principali ad eccezione del nuovo portone d’ingresso su via Mancini, che oltre a valorizzare l’intero prospetto, rende più armonica e snella, la facciata sud, costituita da tre piani fuori terra.
Legno, cotto, acciaio, vetro, pietra e laterizio, sono i principali elementi costitutivi dell’immobile, che ha conservato le caratteristiche essenziali, gli ingombri volumetrici e le superfici, variando pur parzialmente la destinazione d’uso.
Nella progettazione ed esecuzione dei lavori è prevalsa la volontà di recuperare tutte le caratteristiche esistenti, col mantenimento dell’impianto strutturale e distributivo, e l’abbinamento con nuovi materiali indispensabili per consentirne un uso adeguato (acciaio, vetro, ferro) utilizzati anche per gli arredi interni.
Si è ritenuto necessario, inoltre, rendere agibili le due grotte esistenti, che risultano, attualmente, senza uscita, ma che si presumono collegate col centro storico all’interno della seconda cinta muraria, in prossimità dell’ex corpo di guardia.
Un particolare gioco di luci che ne esalta le caratteristiche delle pareti e delle volte in mattone e roccia tufacea, crea nel visitatore emozioni particolari.
Per caratterizzare l’intero complesso, si è, infine, proceduto alla pavimentazione con selci della piazzetta interna, dotata di pozzo centrale, costituito da un unico blocco di pietra, risalente al secolo XV, con la valorizzazione di una vecchia cisterna interrata, con volta rivestita in mattoni di laterizio, per la conservazione e il riutilizzo dell’acqua.
Nell’area rimanente e nella scarpata a ridosso delle mura castellane, sono stati messi a dimora tre ulivi e due melograni secolari, varie qualità di cespugli di tipo autoctono, con sistemazione del prato e dell’arredo floreale.
Il tutto rende l’intero complesso omogeneo e perfettamente integrato col Centro Storico, di cui ne costituisce la porta principale.
Fausto Caldari,
presidente BCC di Gradara
Festa del socio,
il programma
– Il 7 settembre, in occasione dell’inaugurazione del palazzo Gradari-Antonioli, nuova sede sociale della BCC di Gradara, si celebra la Festa del socio. Ecco il ricco e lungo pomeriggio.
Ore 16,30 – Concerto della Banda di Gradara
Ore 16,45 – Saluto del presidente Fausto Caldari e presentazione e inaugurazione della nuova sede sociale
Ore 17,30 – Visita dei locali dove è ospitata la mostra di pittura Guerrino Bardeggia-Vincenzo Cecchini
Ore 17,45 – Buffet e intrattenimento musicale della Banda di Gradara
Ore 18 – Saluto del direttore Luigi D’Annibale e presentazione del bilancio sociale
Ore 18,45 – Consegna medaglie di fedeltà ad alcuni soci, ad alcuni amministratori e alcuni dipendenti
Ore 19,30 – Festa del socio cooperativo all’Hostaria del Castello. Buffet per tutti i partecipanti con serata danzante
BCC GRADARA – COMUNITA’
Paolucci, sempre vivo
– Per noi della Bcc di Gradara Guido Paolucci era un amico; onorati di esserlo. Apparteneva a quella categoria di persone che ti sono a fianco per tutta la vita. Anche quando non ci sono più. Poi c’era anche il professore universitario di livello mondiale, che ti stupiva per la modestia non meno che per il pudore; sempre in punta di piedi per la paura di disturbare. E con quel suo rigore intellettuale che sapeva educare alla coerenza morale. Cattolichino, oncologo dei bambini di livello mondiale, direttore della clinica pediatrica del Sant’Orsola di Bologna, scomparve prima del tempo il 24 luglio di due anni fa a 74 anni. Per la Banca di Credito Cooperativo di Gradara, come strenna natalizia, aveva pubblicato tre volumi sulla storia di Cattolica, Gradara e Gabicce. Una storia fatti di racconti della quotidianità con la forza di fotografare la comunità. Per ricordarne la figura, noi della Bcc abbiamo istituito una borsa di studio col suo nome.
BCC GRADARA – CULTURA ED ECONOMIA
Colombarone, villa romana con mosaici
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L’illustrazione della basilica costruita sulla villa romana
– Lo scorso 11 luglio sono stati inaugurati gli scavi archeologici di Colombarone: i resti di una villa romana, fondamenta della basilica paleocristiana di San Cristoforo ad Aquilam.
La Banca di Credito Cooperativo di Gradara ha sempre dato alla cultura il fondamentale ruolo di sviluppo economico e turistico. Ed ha visto, per prima, il valore del sito archeologico di Colombarone come elemento di attrattiva culturale. Su invito del dottor Delio Bischi (veterinario, cultore della storia locale), nell’ottobre del 1980, si tenne a Gradara un convegno dal titolo “La Pieve di San Cristoforo ad Aquilam”. Oltre che farsene promotrice, nel 1983, l’allora Cassa Rurale ed Artigiana di Gradara, ne pubblicò gli atti. Si legge nella presentazione dell’istituto di credito: “Lo sviluppo economico della Cassa Rurale ed Artigiana di Gradara, malgrado le obiettive difficoltà dei tempi, è affiancata dal continuo dipanarsi di un discorso culturale eminentemente legato alle realtà locali del territorio nel quale la Cassa opera. A questo discorso culturale la Cassa risponde col suo supporto di idee, uomini e di contributi”.
Tenendo fede a tale impegno, la BCC di Gradara ha contribuito ai recenti scavi di Colombarone. Il giorno dell’inaugurazione, ha detto Fausto Caldari, il presidente: “Una giornata speciale, davvero favorevole per questo territorio, per la sua popolazione, e per le amministrazioni comunali di Pesaro, di Gabicce e di Gradara.
Un’iniziativa, che potrebbe condizionare in modo favorevole lo sviluppo futuro e dare un contributo decisivo alla crescita economica, sociale e culturale di questa comunità”.
“La valorizzazione del sito archeologico – ha continuato Caldari -, può ora contribuire in modo decisivo alla crescita dell’attività turistica, e rappresentare una valida alternativa, o un necessario completamento, allo sviluppo del turismo balneare di questa parte dell’Adriatico.
Da tempo e in diverse occasioni, si è parlato di turismo culturale come integrazione ed arricchimento del balneare.
Ora, questo turismo culturale di cui si sentiva l’esigenza di favorirne lo sviluppo, può disporre di un nuovo ed importante sito archeologico: la Villa Romana e la Basilica Paleocristiana di San Cristoforo Ad Aquilam”.